L’uso quotidiano di aspirina tra gli anziani rimane prevalente nonostante i potenziali rischi
Quasi il 30% degli adulti di età pari o superiore a 60 anni sta ancora assumendo aspirina per la prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari
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Nonostante le linee guida sconsiglino l'uso quotidiano di aspirina come prevenzione primaria, molti anziani continuano ad assumerla
L'aspirina è un farmaco molto impiegato in tutto il mondo sotto varie forme, sia da banco che su prescrizione. Le persone spesso usano l’aspirina senza prescrizione medica per alleviare il dolore e ridurre la febbre. E' un farmaco molto efficace anche per prevenire la formazione di coaguli di sangue. L’aspirina giornaliera, diversi anni fa, veniva raccomandata come metodo di prevenzione primaria per aiutare a prevenire le malattie cardiovascolari negli anziani, ma queste linee guida sono cambiate. Un recente studio pubblicato sugli Annals of Internal Medicine ha esaminato la prevalenza dell’uso di aspirina tra gli adulti negli Stati Uniti per prevenire le malattie cardiovascolari.
I dati che preoccupano gli scienziati
I ricercatori hanno scoperto che, nonostante le modifiche alle linee guida cliniche, il 29,7% degli adulti di età pari o superiore a 60 anni sta ancora assumendo aspirina per la prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari dal 2012 al 2021 e il 5,2% lo continua a fare senza un monitoraggio da parte di un medico. I risultati evidenziano l’importanza che i medici comunichino con le persone sull’uso dell’aspirina. L’assunzione quotidiana di aspirina non è più consigliata come metodo di prevenzione primaria per le malattie cardiovascolari (CVD), ma alcune persone potrebbero trarre beneficio dall’assunzione di aspirina come metodo di prevenzione secondaria. La prevenzione primaria coinvolge in primis gli individui sani che vogliono prevenire malattie cardiovascolari. Al contrario, la prevenzione secondaria si concentra sugli interventi per le persone che hanno una storia di una condizione particolare, come un ictus o un infarto.
L'aspirina è sconsigliata per la prevenzione primaria
Come rilevato dal presente studio, l’American Heart Association e l’American College of Cardiology hanno aggiornato le proprie linee guida sull’uso dell’aspirina come prevenzione primaria per le malattie cardiovascolari. Sulla base di queste raccomandazioni, gli adulti di età superiore ai 70 anni non dovrebbero in genere utilizzare l’aspirina come metodo di prevenzione primaria per le malattie cardiovascolari. Al contrario, in passato i medici hanno raccomandato l’uso dell’aspirina per la prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari. Tuttavia, i medici possono raccomandare una bassa dose giornaliera di aspirina per le persone che hanno già avuto un infarto o un ictus per evitare che queste situazioni avverse possano ripetersi.
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Quando può andar bene il basso dosaggio
In generale, per la prevenzione primaria negli anziani senza storia di malattie cardiovascolari, le attuali linee guida dell’American College of Cardiology e dell’American Heart Association sconsigliano l’uso routinario dell’aspirina. Tuttavia, l’aspirina a basso dosaggio (75-100 mg) potrebbe essere presa in considerazione per la prevenzione primaria della malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD) tra gli adulti selezionati di età compresa tra 40 e 70 anni considerati a rischio più elevato di ASCVD ma non ad aumentato rischio di emorragia. I fattori di rischio considerati in questa valutazione includono il tabagismo, l'ipertensione e l'ipercolesterolemia.
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