Malaria, individuati in Puglia esemplari di zanzara vettore della malattia, l'opinione degli esperti

Secondo il professor Rezza il rischio teorico di un ritorno della malaria in Italia, esiste, ma solo se si verificheranno determinate condizioni

Malaria, nuovi rischi per l'Italia: non accadeva da 60 anni. Ecco tutti i dettagli. Fonte foto: pixabay.com
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La ricomparsa di questa zanzara in Italia è stata confermata dallo studio dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale pugliese

Il rischio malaria incombe ancora sul nostro paese a distanza di oltre 60 anni da quando venne debellata. Tutta colpa della zanzara Anopheles sacharovi, che è tornata a fare capolino nel nostro paese. Si tratta di una specie di zanzara vettore della malaria. A questo proposito, il sito Fanpage, ha interpellato l’epidemiologo Giovanni Rezza, ex direttore generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, che ha fatto alcune precisazioni in merito, illustrando il proprio punto di vista.

Lo studio dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia

La ricomparsa di questa zanzara in Italia è stata confermata dallo studio dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilica, che ne ha individuato alcuni esemplari nelle zone costiere del Salento, esattamente nel mese di settembre 2023. Per Rezza il ritorno di questa zanzara in Italia deve essere considerato un fatto rilevante, anche se bisogna evitare inutili allarmismi. In Italia è presente un'altra specie di zanzare che possono trasmettere la malaria, eppure non si è mai verificata una recrudescenza dei casi.

La tesi di Rezza

Il fatto rilevante, però, è che a distanza di oltre 60 anni da quando venne debellata la malaria in Italia, sono stati individuati nuovi esemplari di queste zanzare in grado di trasmettere la malaria. Secondo Rezza, la causa potrebbe essere da addebitare al cambiamento climatico e alla modifica degli habitat, oltre all’urbanizzazione di alcune aree e l’abbando di altre. Al momento si tratta di un fenomeno circoscritto alle zone paludose, ma non è detto che non possa estendersi abbracciando aree più vaste del paese.

Quali rischi per la popolazione?

Secondo Rezza, però, il rischio che la malaria torni a colpire in Italia è da considerare “molto limitato”. La “causa della malattia – ha spiegato il noto epidemiologo – è un parassita particolare, il Plasmodium. Ne esistono diversi tipi: il più aggressivo è il Plasmodium falciparum, diverso dal parassita che era presente in Italia prima della grande bonifica eseguita a metà del ‘900”. Insomma, in Italia questo parassita non c’è più da tempo, anche se sono rimasti i vettori. “Le zanzare da sole, senza il parassita – ha proseguito Rezza – non possono trasmettere la malaria. Certo, il rischio teorico esiste, ma dovrebbe verificarsi tutta una serie di eventi”. Pertanto ogni allarmismo in questo momento sarebbe del tutto inutile e fuorviante.


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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.