Malattia X, la virologa Capua mette tutti in guardia: "Ecco perchè dobbiamo essere pronti..."
Secondo la dottorressa Capua, non farsi trovare pronti in caso di nuova pandemia non sarebbe da “Homo sapiens” ma da “Homo Stupidus”
Ecco cosa fare per non farsi sorprendere da una nuova pandemia
La malattia X sembra essere davvero dietro l'angolo. Si tratta della nuova malattia paventata dall'Oms (l'Organizzazione mondiale della sanità) che potrebbe mettere in ginocchio il mondo nuovamente, come già accadde con la pandemia di Covid. A ribadire l'allarme è stata la virologa Ilaria Capua, intervenuta a Milano a margine di un incontro a Casa Recordati – del ciclo Recordati Lectures 2024 – dedicato alla salute circolare.
Le statistiche che spaventano
La minaccia della malattia X è molto concreta, basta tenere in considerazione le statistiche dei secoli precedenti sulle pandemie. Le pandemie si affacciano in un secolo in media ogni 11-40 anni, ecco perchè è verosimile stimare che a breve una nuova pandemia potrebbe verificarsi. “Potrà essere causata da un virus influenzale – ha spiegato la virologa Capua – che è uno dei principali indagati, o potrà essere causata da altri virus. Ma ci sarà". Quindi l'interrogativo non è il “se” ma il “quando” la nuova malattia arriverà. E saremo pronti per affrontarla?
La nuova vita di Ilaria Capua
Secondo la dottorressa Capua, non farsi trovare pronti in caso di nuova pandemia non sarebbe da “Homo sapiens” ma da “Homo Stupidus”. Dopo i diversi anni di lavoro negli Usa, la virologa è rientrata in Italia, a Bologna, dove è Senior Fellow of Global Health alla Johns Hopkins. Una delle abitudini che la dottoressa ha conservato è quella di tenere sempre le mascherine pronte a casa “perchè so che una pandemia arriverà”. Secondo l'esperta dovremmo già essere pronti da domani stesso ad affrontare una nuova pandermia per non farci cogliere di sorpresa.
Il boom di casi di morbillo
E mentre il mondo attende la malattia X, intanto deve fare già i conti con la recrudescenza dei casi di morbillo. “Se non ci si vaccina, il morbillo riviene fuori” ha spiegato la dottoressa Capua, che ha ricordato come gli unici virus realmente estirpati sono stati quelli del vaiolo e della peste bovina, mentre le altre malattie sono state tenute a bada con le vaccinazioni, tranne quelli come l'Hiv e altri per i quali non c'è un vaccino.
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