Le infezioni tropicali si stanno diffondendo a macchia d’olio anche a causa della presenza massiccia di vettori
Il boom delle malattie tropicali in Italia, per quanto venga sottovalutato oggigiorno dalle istituzioni, rappresenta una minaccia incombente sul futuro del nostro paese e sul nostro sistema sanitario. Basta pensare che lo scorso anno sono stati 82 i casi di dengue registrati in Italia. Si tratta della cosiddetta “febbre spaccaossa” che in Italia era rarissima fino a qualche anno fa, ma i cui casi sono cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi mesi. Si sono registrati anche 7 casi di chikungunya; 600 i casi diagnosticati di malattia di Chagas dal 1998, e centinaia i positivi alla strongiloidosi tra gli over 65.
Le malattie che stanno girando in Italia
Come hanno ricordato gli esperti dell’ospedale “Sacro Cuore Don Calabria” di Negra (VR), delle 21 patologie infettive tropicali, ben 12 sarebbero presenti nel nostro paese e si stanno trasmettendo a cittadini residenti in Italia. Si tratta di malattie a carattere infettivo, causate da virus, batteri, funghi e tossine. Tra queste malattie anche scabbia, echinococcosi e leishmaniosi, malattie molto diffuse nei paesi in via di sviluppo, ma che in Italia stanno iniziando a manifestarsi con preoccupante puntualità.
Il parere degli esperti
In una intervista rilasciata all’AdnKronos, il direttore del dipartimento di malattie infettive e tropicali del Sacro Cuore, Federico Gobbi, ha spiegato che queste malattie causano ogni anni mezzo milione di vittime. “Circa 4000-5000 le persone colpite nel nostro Paese dove, in particolare la dengue, secondo i dati della sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità, ha fatto registrare nel 2023 il record europeo per casi autoctoni”. Si tratta di cifre in continua crescita che non vanno prese sottogamba non solo in Italia ma in tutta Europa. “L’Italia è un osservato speciale – ha spiegato l’esperto – complice il cambiamento climatico che ha determinato la diffusione della zanzara tigre su tutto il territorio nazionale.
Cosa accadrà in Primavera?
Adesso i fari sono puntati sulla prossima primavera, quando il rischio endemico di dengue e di chikungunya, potrebbe seriamente aumentare anche perchè in Italia risulta abbondantemente presente il vettore di questi virus che sarebbe la zanzara. Si tratta di patologie che si manifestano con “febbre, mal di testa, manifestazioni cutanee, e soprattutto fortissimi dolori osteoarticolari”, puntualizza Gobbi. Il principale vettore risulta essere la zanzare Aedes albopictus (conosciuta come zanzara tigre). “Laddove è presente un vettore – ha spiegato il dottor Gobbi – vi è il rischio di trasmissione di tutte le patologie connesse al vettore stesso: è sufficiente che arrivi un viaggiatore con la malattia per innescare epidemie autoctone di quella patologia ‘di importazione’.
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