Mascherine necessarie a scuola anche per i vaccinati: la tesi della virologa, Gismondo

Ritorno in classe, vaccini e mascherine, ecco cosa pensa la dottoressa Maria Rita Gismondo

La dottoressa Maria Rita Gismondo (foto: youtube)
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Ecco la tesi della dottoressa Gismondo sulla ripartenza delle scuole

Le scuole stanno per ripartire e dal 13 settembre gli istituti scolastici riapriranno in gran parte del Paese. L'inizio del nuovo anno scolastico, tuttavia, porta con sé una serie di dubbi e polemiche, diventate ancora più aspre durante il periodo della pandemia. Il tema principale è senza dubbio il rientro in classe in condizione di sicurezza sia per gli alunni che per i docenti. Una questione che si scontra inevitabilmente con un'altra problematica molto calda: la campagna vaccinale. Diversi studenti non hanno potuto ricevere il siero per motivi di età, mentre altri non lo hanno ricevuta per decisione propria o delle famiglie. Da leggere anche Finalmente si torna a scuola, ecco tutte le regole da seguire.

Il tema delle mascherine

Anche il tema dell'uso delle mascherine è stato molto discusso. Dapprima era stata valutata la possibilità di evitare di indossarle se le classi fossero state composte interamente da persone vaccinate. La teoria, però, è stata bocciata dalla virologa siciliana, Maria Rita Gismondo. La microbiologa, infatti, ha voluto esternare la propria tesi in merito alla questione delle mascherine in classe. Secondo la nota virologa l'ipotesi di non utilizzarle in classi di vaccinati è un errore che non deve essere commesso. Nelle classi, sempre molto affollate, la mascherina resta un efficace ed indispensabile strumento di protezione, considerata anche l'elevata contagiosità della variante Delta.

I numeri non devono spaventare

Durante il suo intervento, Maria Rita Gismondo ha ribadito come ogni nuova riapertura possa elevare il rischio di aumento dei contagi. Nonostante questo ha anche affermato che i numeri devono spaventare sempre meno perché contrastati dall'aumento della copertura vaccinale. Si sa che i vaccini aiutano a proteggere in caso di contagio perché evitano di contrarre la malattia in modo severo, non richiedendo l'accesso in ospedale o, peggio ancora, in terapia intensiva. Secondo la Gismondo, il rischio di un aumento di contagi è reale e altamente probabile, ma se i contagiati hanno il vaccino si tratta di un “rischio non rischio" perché saranno maggiormente tutelati. La dottoressa ha infine concluso rimarcando su quanto sia importante far ripartire la suola in presenza. CONTINUA A LEGGERE…


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L'importanza di ripartire in presenza

La Gismondo ha sottolineato l'importanza della socialità per gli studenti altrimenti i danni a livello psicologico potrebbero essere troppo gravi. Le conseguenze di una eventuale chiusura non sarebbero tanto meno gravi rispetto a quelle della pandemia. Per questa ragione è fondamentale ripartire in presenza, ma è altrettanto importante farlo in sicurezza, sfruttando gli strumenti che si hanno a disposizione, ovvero mascherine, distanziamento, igienizzazione delle mani frequente e, soprattutto, il vaccino.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.