Sarebbero stati degli anelli di cipolla crudi a far divampare, in alcune zone degli Stati Uniti, l’epidemia di Escherichia coli
Le autorità sanitarie americane sono riuscite ad identificare l’ingrediente infetto che si celava dietro l’epidemia mortale legata al consumo di panini nei punti vendita McDonald’s. Nella giornata di ieri, mercoledì 30 ottobre, le autorità sanitarie statunitensi hanno reso noto che l’ingrediente responsabile delle infezioni sono le cipolle a fettine usate da McDonald’s per condire i propri panini. Le cipolle infette avrebbero dato luogo ad un’epidemia di Escherichia coli che ha fatto ammalare 90 persone.
Il comunicato dei CDC
“Le cipolle fresche a fettine servite su Quarter Pounder e altri piatti del menu di McDonald’s sono la probabile fonte di questa epidemia” si legge in un comunicato ufficiale pubblicato dai Centers for Disease Control and Prevention. Si tratta di cipolle fornite da Taylor Farms, l’azienda che già si è adoperata per richiamare volontariamente le cipolle infette.Anche McDonald’s ha provveduto tempestivamente a ritirare le cipolle. Va chiarito che questa epidemia non si è diffusa in Italia e negli altri ristoranti McDonald’S sparsi in Europa, ma è circoscritta soltanto ai punti vendita americani.
Le contromosse delle aziende coinvolte
I ristoranti Mc Donald’s sparsi in una dozzina di stati degli Stati Uniti hanno temporaneamente ritirato gli hamburger dai loro menu a scopo puramente precauzionale. Al momento il numero delle persone infette sono circa 90, di cui 27 sono state costrette a dover ricorrere alle cure ospedaliere. Registrata anche una vittima, si tratta di un anziano uomo del Colorado.
L’escherichia coli
McDonald’s, intanto, ha reso noto di aver ripreso a vendere i suoi hamburger Quarter Pounder dopo che i test per l’Escherichia coli sono risultati negativi. L’E.Coli è un batterio molto pericoloso per la nostra salute, che in genere può infettare le carni ma che si può trovare anche in ortaggi. Se l’ingrediente contaminato viene sottoposto a cottura, il batterio viene ucciso e quindi non rappresenta un pericolo, ma se il cibo viene consumato crudo, può causare forti crampi allo stomaco, vomito e diarrea. In genere l’infezione ha una durata che non supera i quattro giorni, ma nei casi più complicati (soprattutto se riguardano persone immunodepresse), questa infezione può diventare perfino letale.
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