Meningite batterica acuta, ecco con quali sintomi esordisce questa malattia e quando preoccuparsi
La meningite batterica acuta, e cioè la malattia che ha ucciso il piccolo Cristian di Belluno, è in realtà un’infiammazione che riguarda il cervello. Si tratta di una malattia estremamente pericolosa che può mettere a serio rischio la sopravvivenza della persona infetta e per questo motivo va trattata in maniera tempestiva. Quando esordiscono i primi sintomi, occorre sempre contattare un medico per scongiurare il rischio che possa trattarsi di meningite.
La diagnosi
I batteri sono in grado di infiammare gli strati di tessuto che rivestono il cervello oltre che il midollo spinale e le meningi. In genere ha un rapido sviluppo, per questo motivo può uccidere una persona in pochissimi giorni. La diagnostica di questa malattia viene eseguita mediante una puntura lombare, detta anche rachicentesi.
I sintomi
Questa patologia esordisce sempre con sintomi molto caratteristici come la febbre e il mal di testa oltre alla classica rigidità nucale, cioè l’impossibilità di curvare il mento verso il petto. In genere la rigidità nucale colpisce gli adulti, mentre i bambini colpiti da meningite sviluppano solitamente letargia e irritabilità. In questi casi occorre sempre intervenire tempestivamente consultando un medico o recandosi al pronto soccorso. CONTINUA A LEGGERE..
Le cure
Gli antibiotici risultano efficaci solo se somministrati in maniera rapida e nelle prime fasi di sviluppo della malattia. Per ridurre l’edema cerebrale viene somministrato il desametasone, un corticosteroide. Oggi esistono anche dei vaccini che sono in grado di prevenire alcune forme di meningite batterica.
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