Merendine per bambini, i rischi legati alla presenza di idrocarburi di oli minerali
Merendine e rischi per la salute: ecco i risultati di una interessante indagine svolta dal sito Il Salvagente
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La presenza di due idrocarburi degli oli minerali possono mettere a rischio la salute dei bambini che consumano abitualmente merendine e snack
Il sito 'Il Salvagente' ha dedicato un articolo ai rischi legati al consumo di snack al cioccolato e ai cereali che contengono idrocarburi degli oli minerali. Si tratta di sostanze contenute all'interno di questi prodotti di cui sono voraci soprattutto i bambini e che vengono celati sotto la sigla Moah o Mosh. In una analisi condotta dalla stessa testata editoriale, molti snack che troviamo normalmente negli scaffali dei negozi, abbondano soprattutto di Mosh. Addirittura si parla di 20 snack su 29. Ad oggi non esiste una regolamentazione che fissi i limiti massimi negli alimenti. Secondo quanto si apprende, sempre dal sito 'Il Salvagente' l’Autorità tedesca di controllo alimentare degli Stati federali ha fissato la quantità di Mosh accettabile non superiore a 9 mg/kg.
I prodotti che sono stati passati al setaccio
E' importante, per la salute dei nostri bambini, che questi due idrocarburi degli oli minerali siano totalmente assenti nelle merendine e nei prodotti che acquistiamo nei supermercati. Pur non trattandosi di baby food, questi oli sono presenti in quantità massiccia proprio negli snack che generalmente vengono acquistati per il consumo dei più piccoli. Lo studio condotto da 'Il Salvagente' si è concentrato in particolar modo su snack molto venduti come Bounty, Twix, Kinder Sorpresa, Kinder Bueno e altri prodotti della linea Kinder. Ma anche sul Milk snack con cacao Europin, Nesquik snack cacao, Nutella B-ready, Oreo Original, Oro Ciock Super Heroes, Pavesi Ringo Goal , Pavesi Ringo sbagliato, Pavesi Ringo Vaniglia.
Il Moah è potenzialmente cancerogeno
Secondo un rapporto dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, e l’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi (BfR), Mosh e Moah sono caratterizzati da un diverso potenziale tossicologico. Mentre il Mosh può essere facilmente assimilato dall’organismo e si accumula altrettanto facilmente nei tessuti adiposi, il Moah è addirittura potenzialmente “cancerogeno”. Nonostante nel 2017 la Commissione europea abbia richiesto agli Stati membri di monitorare la presenza di questi idrocarburi degli oli minerali, non conosciamo ancora i risultati di questo monitoraggio a distanza di diversi anni. Negli ultimi tre anni, si è appreso da numerosi rapporti su MOSH e MOAH che questi oli minerali sono stati trovati anche in alimenti come pasta, latte in polvere e cioccolato. Questi rapporti hanno avuto un effetto negativo sulle vendite e sulla reputazione dei marchi contrassegnati come “cattivi".
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Sono nocivi nei cosmetici?
Diverso è il discorso per la presenza di questi oli dentro i cosmetici. L'Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi (BfR) ha valutato i rischi per la salute dell'assorbimento cutaneo di MOSH e MOAH dagli oli minerali attraverso i cosmetici. Oli minerali altamente raffinati e cere microcristalline, che soddisfano i requisiti di purezza per i prodotti farmaceutici, sono utilizzati nei prodotti cosmetici per applicazione cutanea. I livelli di MOAH in questi oli minerali sono ridotti attraverso il raffinamento tecnico corrispondente. Poiché i MOSH non sono quasi assorbiti dalla pelle, l'applicazione cutanea di prodotti cosmetici contenenti oli minerali non determina un'esposizione sistemica.
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Anche se vengono usati quotidianamente, gli oli minerali nei cosmetici non rappresentano un rischio
In base alle conoscenze scientifiche attualmente disponibili, secondo il BfR non si prevedono rischi per la salute dei consumatori che applicano prodotti cosmetici sulla pelle. Di conseguenza, fino ad ora non sono stati segnalati effetti sulla salute attraverso i componenti dell'olio minerale contenuti in questi prodotti cosmetici, anche se vengono utilizzati per molti anni e spesso quotidianamente.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.