Sull’argomento hanno manifestato la propria preoccupazione anche Dino Baggio, Tardelli e Brambati
Dopo i decessi di personaggi illustri che hanno fatto parte del mondo del calcio, il Micoren, un farmaco molto utilizzato in passato in ambiente calcistico, sembra essere finito sul banco degli imputati come una delle prime cause delle tante malattie fatali che hanno colpito i calciatori in attività tra gli anni ’80 e ’90. In quell’epoca, anche in maniera scriteriata, venivano utilizzati farmaci e integratori per consentire ai calciatori di recuperare in fretta dopo lo sforzo della partita.
Le dichiarazioni di Dino Baggio e Tardelli
Proprio in questi giorni ha destato clamore la dichiarazione di Dino Baggio, un calciatore che faceva parte della nazionale di Sacchi che nel ’94 conquistò la finale della Coppa del Mondo. Baggio si era detto molto preoccupato proprio per il fatto di aver assunto grandi quantità di Micoren nel corso della carriera. Anche l’ex campione della nazionale e della Juventus, Marco Tardelli, in una sua dichiarazione non ha nascosto la sua apprensione per aver abusato di farmaci nel corso della propria carriera.
Tardelli: “Ci fidavamo del medico della società..”
“Quando giocavo io, anni 80-90 – ha dichiarato Tardelli al Corriere della Sera – non c’era quella attenzione alla farmacologia di adesso: il giocatore è più seguito a livello medico, assistito anche sotto l’aspetto psicologico”. Tardelli ha ammesso che si abusava di qualche farmaco anche perchè i tempi di recupero erano molto stretti. “Ci fidavamo del medico della società. Non avevamo la conoscenza e la consapevolezza attuale”. Anche l’ex capitano dell’Inter, Bergomi, ha ammesso di aver assunto Micoren quando era all’Inter per migliorare le proprie prestazioni. CONTINUA A LEGGERE…
L’atto di accusa di Brambati: “Lo assumevamo come fossero caramelle…”
Non ha nascosto il proprio stato di apprensione anche Massimo Brambati, procuratore sportivo ed ex calciatore che ha adesso ammesso di aver ricevuto minacce dalla Figc per una sua lettera a tal proposito. “Prendevamo Micoren come fossero caramelle. All’epoca non era proibito, dopo qualche anno è diventato proibitissimo”. Brambati ha anche ammesso di aver fatto uso di Anemina, una sostanza non dopante, che non faceva sentire la fatica.
Il Micoren è stato assunto da tantissimi calciatori fino al 1985 quando poi venne messo al bando da una legge sull’antidoping. Questo farmaco aiutava a mantenere uno sforzo prolungato migliorando anche la respirazione. Ma nel lungo termine questo farmaco ha evidenziato problemi a livello cardiaco e cardiocircolatorio anche se non si hanno ancora riscontri scientifici sugli effetti a lungo tempo. Brambati ha ammesso che non si abusava solo di Micoren, ma i calciatori erano costretti ad assumere un cocktail di vari farmaci contenuto in una flebo rosa. “C’erano allenatori – ha ammesso Brambati – che se non facevi la flebo, si arrabbiavano”.
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