Mis-C, la sindrome che colpisce i più giovani dopo il Covid
Il Covid può creare complicazioni in grado di manifestarsi anche dopo la guarigione dall’infezione: una di queste è la Mis-C, ovvero Sindrome infiammatoria multisistemica. All’inizio si parlava di simil Kawasaki, poi questa patologia dovuta al Coronavirus che può colpire i bambini, scoperta in Inghilterra nel 2020, è stata meglio identificata, appunto, come Mis-C. La sindrome si manifesta dopo 4-6 settimane dall’aver contratto il Covid, anche in forma lieve. Leggi anche L’oro potrebbe essere l’arma segreta per sconfiggere l’antibiotico-resistenza
I sintomi
La sintomatologia della Mis-C, come riporta SkyTg24, è connotata da febbre elevata, sintomi gastrointestinali (dolore addominale, nausea e vomito), sofferenza miocardica con insufficienza cardiaca, ipotensione e shock, alterazioni neurologiche (meningite asettica ed encefalite). Della patologia, in realtà, non sappiamo ancora tutto: è per questo motivo che la Rete Italiana Salute dell’Età Evolutiva ha deciso di iniziare uno studio finanziato dal ministero della Salute e coordinato dal professor Angelo Ravelli, direttore scientifico dell’IRCCS Istituto Giannina Gaslini di Genova. Leggi anche La caffeina in gravidanza potrebbe aiutare a ridurre il rischio di diabete gestazionale
Una reazione immunitaria anomala
Dato che si sviluppa da 2 a 6 settimane dopo l’infezione da Sars-CoV-2, è stato ipotizzato che la Mis-C non sia conseguenza di un’azione diretta del virus ma sia dovuta ad una reazione immunitaria anomala all’infezione virale in soggetti dotati di una particolare predisposizione genetica. Insieme alla sintomatologia descritta poco fa, molti bambini sviluppano alcuni segni tipici della malattia di Kawasaki, come eruzione cutanea, congiuntivite, alterazioni della mucosa delle labbra, dilatazioni delle arterie coronarie. Leggi anche Boom di casi di questa infezione che colpisce i bambini: ecco di cosa si tratta
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46 ricoverati in Veneto per Mis-C
La Mis-C, come spiegato da Ravelli, ha spesso un decorso minaccioso e richiede una terapia aggressiva. In Veneto, come riporta LaStampa.it, son ostati 46 i giovani ricoverati per la sindrome in questione. È per questo motivo che molti esperti sono in attesa dell’autorizzazione del vaccino ai più giovani: l’autorità americana del farmaco ha dato l’ok alla protezione degli under 12 con due dosi ridotte di Pfizer. L’Ema sta analizzando il dossier in questi giorni e potrebbe pronunciarsi entro poche settimane.
Covid meno grave per i più giovani ma attenzione alle complicazioni
Per quanto riguarda il Covid-19, sappiamo che è molto raro che i più giovani sviluppino forme gravi della malattia: negli Stati Uniti sono morti di Covid 66 bambini su oltre 6,5 milioni di contagiati fino a inizio novembre. Ci sono però da tenere in considerazione tutte le possibili complicazioni, come per l’appunto la Mis-C.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
