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Morbillo, emergenza sanitaria mondiale? Ecco quale città rischia la catastrofe sanitaria

Il morbillo rischia di provocare un'emergenza sanitaria in una delle città più importanti al mondo: ecco quale e perché

Morbillo, emergenza sanitaria mondiale? Ecco quale città rischia la catastrofe sanitaria
Foto Pixabay.com

Torna l’allarme morbillo, ecco quale città rischia la catastrofe sanitaria: l’appello dell’ente ufficiale

Torna l’allarme morbillo, una delle malattie più temute nelle epoche precedenti e che sarebbe tornata prepotentemente nel 2023: RaiNews.it riporta di una possibile epidemia da migliaia di casi, uno scenario che preoccupa il mondo intero e soprattutto chi non ha il vaccino per questa malattia. C’è una città in particolare che rischia la catastrofe, ecco qual è stando al bollettino della Uk Health Safety Agency.

La città a rischio epidemia

Il morbillo ha possibilità di provocare una grave emergenza sanitaria a Londra, Capitale della Gran Bretagna e una delle città più importanti al mondo: la metropoli ha infatti un bassissimo tasso di copertura vaccinale (l’82,5% con una dose a 2 anni e il 74,1% con due dosi a 5 anni), soprattutto tra i bambini e questo è molto preoccupante per la circolazione della malattia infettiva. Si stimerebbero circa 160mila contagiati dalla patologia che insieme a varicella, pertosse, parotite e rosolia è tipica dell’età infantile e viene solitamente controllata con la vaccinazione.

L’avvertimento degli esperti

Il morbillo – ha spiegato Vanessa Saliba, consulente della Uk Health Safety Agency – è una grave infezione in grado di portare a serie complicazioni soprattutto nei bambini piccoli e in quelli con un sistema immunitario indebolito. A causa delle coperture vaccinali subottimale soprattutto di lunga data, ora c’è un rischio molto reale di vedere grandi focolai a Londra“.

I sintomi

Il sintomo tipico del morbillo è l’eruzione cutanea che si presenta sotto forma di macchioline rosse; esse partono dalla testa e nel giro di 4-7 giorni si diffondono in tutto il corpo. Prima dell’eruzione cutanea, però, vi sono altri sintomi molto simili a quelli di un banale raffreddore o di un’influenza. Inizialmente, dunque, il morbillo si manifesta con starnuti, tosse secca e febbre, poi compaiono dei puntini bianchi in bocca e dopo 3-4 giorni arriva le già citate macchie. Va sottolineato come una volta contrastato il virus si ottiene l’immunità: in altre parole non ci si riammala più di morbillo.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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