Morbo di Crohn, ecco quali sono i sintomi più frequenti
In questo articolo vi parliamo del morbo di Crohn, una malattia infiammatoria cronica intestinale. Può colpire la parete di tutto il tratto gastrointestinale. Le cause ancora non sono del tutto conosciute. L’ipotesi prevalente è quella di tipo multifattoriale, implicando una certa predisposizione genetica da parte della persona che accusa questi disturbi, scatenando una reazione immunologica abnorme da parte dell’intestino nei confronti di determinati antigeni e fattori ambientali ancora poco noti, come riporta humanitas.it.
Di cosa si tratta?
Sono presenti ulcere intestinali, alternate a tratti di intestino sano. Se la malattia non viene curata in maniera adeguata può portare a complicanze come stenosi o fistole, che possono richiedere un intervento chirurgico. La malattia di Crohn può anche interessare la regione peri-anale con fistole o ascessi. E’ presente un’infiammazione cronica dell’intestino, che può colpire la parete di tutto il tratto gastrointestinale, fino all’ano. In genere viene colpita l’ultima parte dell’intestino tenue e il colon. Grazie alle cure mediche e i controlli necessari si può raggiungere un buon controllo di questo disturbo nella maggior parte dei casi.
I sintomi e le cause
I sintomi possono variare dal dolore addominale, alla diarrea cronica, alla perdita di peso o alla febbricola persistente. Le cause della malattia non sono ancora completamente conosciute. Sembra che si tratti di una combinazione di fattori, come la predisposizione genetica, i fattori ambientali, fumo di sigaretta, e alterazioni della flora batterica intestinale e della risposta immunitaria, possano scatenare l’infiammazione intestinale. Alcuni geni sembrano essere coinvolti, ma la malattia di Crohn non è una malattia ereditaria, né genetica. Possono essere presenti anche fistole o ascessi.
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Le cure
A volte il morbo di Crohn viene scoperto solo per caso. Si può diagnosticare facendo la colonscopia, oppure un’ecografia addominale con studio delle anse intestinali. Possono essere eseguiti anche altri accertamenti. L’obiettivo della terapia è quello di spegnere l’infiammazione intestinale. Vengono prescritti antibiotici intestinali, che vengono utilizzati quasi esclusivamente in caso di complicanze. Possono essere utilizzati anche farmaci biologici, anticorpi monoclonali che bloccano selettivamente alcune delle molecole principali responsabili dell’infiammazione.
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