Morbo di Parkinson, attenzione a questi sintomi che arrivano dal sonno: lo studio

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Ecco il disturbo del sonno che rappresenta un possibile segnale di comparsa del morbo di Parkinson

Il morbo di Parkinson è una delle patologie più invalidanti che possano colpire l'essere umano: si tratta di una sindrome la quale si manifesta con tremori alle mani, rigidità, lentezza nel parlare e altre problematiche evidenti. Non esiste una causa ben precisa per la comparsa di questa malattia, tuttavia è possibile interpretare alcuni sintomi del corpo per provare ad intercettarla. E ce n'è uno, impossibile da non notare, che si manifesta proprio mentre dormiamo. Ecco di cosa si tratta, come riportato dalla rivista scientifica Brain, e in che modo esso interferisce con il sonno.

Il sintomo nel sonno

Un sonno molto agitato e teso, con bruschi movimenti di gambe e braccia durante la notte, potrebbe essere una prima spia del morbo di Parkinson se si verifica dopo i 70 anni. In questi casi si è stimato che la malattia potrebbe colpire entro due anni dallo sviluppo di questi sintomi. Inoltre anche urla e comportamenti insoliti durante la fase REM, ovvero quando il riposo è più profondo, sono dei campanelli d'allarme da prendere in considerazione: essi sono chiamati RbD (Rem Behavior Disorder) e aumenterebbero di sei volte il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson.

Cosa fare

Se si ha a che fare con questo tipo di problemi, sia personalmente che al livello familiare, bisogna immediatamente rivolgersi al medico di fiducia il quale prescriverà la miglior terapia possibile per affrontare la questione (provvedendo innanzitutto a verificare, con esami specifici, se il paziente è alle prese con il morbo di Parkinson o meno). Di solito in presenza di questi sintomi notturni vengono somministrate terapie preventive neuroprotettive per ridurre il rischio di comparsa del morbo.

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