Silvio Berlusconi non ce l’ha fatta, dopo una lunga serie di ricoveri è spirato a causa di una leucemia mielomonocitica cronica: ecco come si manifesta
Silvio Berlusconi, dopo un lungo calvario condito da una serie di ricoveri a causa di una leucemia mielomonocitica cronica, si è spento al San Raffaele di Milano all’età di 86 anni. L’ex presidente del Consiglio è spirato nella mattinata di oggi, lunedì 12 giugno, poco dopo le 10. L’ultimo ricovero era datato venerdì 9 giugno, quando l’ex Cavaliere si era sottoposto ad una serie di controlli di rito che hanno accertato il mancato miglioramento dei valori ematici. Berlusconi era già stato ricoverato a lungo per poi essere dimesso il 19 maggio, dopo 45 giorni di degenza al San Raffaele.
Era stato ricoverato due volte durante la pandemia
Inizialmente era stato sottoposto a terapia intensiva, per curare una infezione polmonare insorta nel quadro di una leucemia mielomonocitica cronica. Il 5 aprile era già finito in terapia intensiva per problemi respiratori. Anche durante la pandemia, l’ex Presidente del Consiglio era stato ricoverato due volte: la prima per dieci giorni a settembre del 2020, per la positività al Covid, la seconda a maggio del 2021 sempre per l’infezione polmonare causata dal covid.
Cosa è la leucemia mielomonocitica cronica?
“La Leucemia MieloMonocitica Cronica (CMML) è una rara forma di tumore del sangue che si manifesta con una una proliferazione abnorme di monociti, una specifica tipologia di globuli bianchi. E’ molto più frequente negli uomini di età superiore ai 65 anni. Questa forma di tumore si manifesta con alcuni sintomi particolari che possono essere le trombosi ricorrenti, la facilità di formazione di ematomi, le emorragie ricorrenti, ingrossamento della milza, formazione di noduli sottocutanei e infezioni ricorrenti anche alle vie polmonari. CONTINUA A LEGGERE..
Le terapie
Essendo una forma cronica, il decorso della Leucemia MieloMonocitica è molto lento rispetto alle forme acute, anche se col trascorrere del tempo può trasformarsi in una forma di Leucemia acuta, in particolare per il sottotipo 2. In genere compare in età avanzata ed è possibile conviverci per molti anni, senza terapie specifiche. Fra le terapie potenziali il trapianto allogeno di cellule staminali da donatore compatibile o l’assunzione per via orale o endovenosa di farmaci chemioterapici per ridurre il numero dei globuli bianchi e in particolare dei monociti, in modo tale da curare anche l’ingrossamento della milza.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.