Muore dopo aver mangiato una zuppa pronta comprata al supermercato: ecco cosa hanno scoperto i Nas
Dagli accertamenti effettuati sarebbe stata la presenza di botulino a determinare il decesso della donna.
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La tragedia che ha colpito l’anziana signora di 79 anni, ruota intorno a una zuppa di carciofi acquistata al banco frigo di un supermercato
In queste ore i Nas stanno cercando di ricostruire la vicenda relativa al decesso di una anziana donna di 79 anni, che si è sentita male dopo aver mangiato una zuppa pronta acquistata al supermercato. La donna, dopo aver accusato il malore, era stata ricoverata presso l'ospedale Sant'Eugenio dove è arrivata in condizioni già disperate. Anche la figlia della 79enne, che ha mangiato soltanto in cucchiaio della stessa zuppa, al momenti si trova ricoverata in terapia intensiva dopo aver accusato lo stesso problema.
La zuppa incriminata
Tutta colpa di una zuppa di carciofi che la donna ha messo a scaldare e poi ha mangiato. Da subito pare che la donna avesse notato qualcosa di anomalo nella zuppa. Per questa ragione aveva invitato la figlia ad assaggiarne un cucchiaio. I carabinieri adesso stanno cercando di ricostruire l'intera vicenda anche per capire perchè e come la zuppa si sia contaminata. Sono stati interessati anche i laboratori dellAsl che hanno avviato tutte le indagini e gli esami del caso.
L'azienda produttrice aveva già ritirato il prodotto
Gli esami di laboratorio sul prodotto contaminato avrebbero evidenziato la presenza di botulino. Se questo esito venisse confermato, probabilmente si sono verificati anche altri casi di intossicazione alimentare in altre zone del paese. L'azienda si era già attivata per chiedere il ritiro del prodotto ma non sarebbe stata tempestiva al punto da evitare il peggio per la povera donna 79enne di Roma.
Addirittura per la figlia della donna sarebbe bastato mangiare un cucchiaio della stessa zuppa per ridursi in fin di vita.
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Le possibili cause
Sulle varie cause che avrebbero potuto determinare la contaminazione, siamo ancora alle congetture anche se l'ipotesi più accreditata è che il batterio possa essersi manifestato dopo un periodo di cattiva conservazione. Si tratta, fra l'altro, di una tipologia di zuppe che va conservato solo per un tempo massimo di sette o dieci giorni in frigo, anche perchè viene protetta soltanto con una pellicola termoplastificata che sigilla il gas alimentare. Basta un piccolo forellino per rendere il prodotto molto pericoloso per la nostra salute.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.