Navigare sui social media può causare vere e proprie forme di dipendenza che coinvolgono il nostro organismo: ecco lo studio che lo dimostra

Lo studio si è svolto chiedendo a 54 giovani adulti di navigare su Instagram sul loro telefono per 15 minuti come farebbero normalmente nella loro vita quotidiana

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Lo studio è stato condotto da una equipe di psichiatri del Regno Unito: i risultati sono stati tutt'altro che incoraggianti

Secondo un recente studio effettuato nel Regno Unito, un adulto su tra ama trascorrere almeno due ore al giorno sui social media. Addirittura gli individui più giovani possono arrivare fino a cinque ore. Sembra ormai una vera dipendenza quella da Instagram o TikTok. Lo studio ha evidenziato anche come il nostro corpo ha un comportamento strano quando ci troviamo a navigare sui social media.

Come è stato condotto lo studio

Lo studio si è svolto chiedendo a 54 giovani adulti di navigare su Instagram sul loro telefono per 15 minuti come farebbero normalmente nella loro vita quotidiana. Prima di ciò sono stati attaccati elettrodi al loro torace e alle loro dita che hanno consentito agli esperti di registrare la loro frequenza cardiaca e la “conduttanza cutanea", che è un indicatore di sudorazione. Questi marcatori fisiologici vengono utilizzati dagli psichiatri per rilevare stati mentali ed emozioni sottili. Prima di navigare sui social, ai partecipanti è stato chiesto di leggere un articolo di notizie sul loro telefono.

Gli effetti dell'astinenza da social

Attraverso questo studio si è scoperto, rispetto alla condizione di lettura delle notizie, che scorrere su Instagram ha portato a un notevole rallentamento della frequenza cardiaca dei partecipanti, aumentando allo stesso tempo il livello di sudorazione. Al momento in cui i partecipanti dovevano disconnettersi si è manifestata un'altra forma di eccitazione, ma questa volta dai connotati negativi e correlabili ad uno stato di stress. Tali risposte di stress fisico e psicologico si verificano anche quando le persone con una dipendenza da sostanze psicotrope attraversano una fase di astinenza dopo aver smesso improvvisamente. Insomma, in questi partecipanti si sarebbe verificata una sorta di “astinenza" da social.


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Le conclusioni dello studio

Dopo l'esperimento l'equipe di scienziati ha chiesto a tutti i partecipanti di compilare un questionario per valutare i sintomi della “dipendenza dai social media". Sebbene questo concetto sia controverso e attualmente non riconosciuto come un disturbo di salute mentale, il questionario ha rivelato alcuni indizi su come l'uso dei social media possa influenzare negativamente la vita quotidiana di una persona. Ciò può includere anche i risultati lavorativi o scolastici e i rapporti in famiglia. Non sono state riscontrate differenze nella frequenza cardiaca e nella sudorazione tra i partecipanti che hanno ottenuto punteggi alti o bassi in queste misure di dipendenza. Ciò significa che tutti i partecipanti hanno effettuato una sorta di full immersion emotivo durante la navigazione e di eccitazione correlata allo stress quando la navigazione è stata interrotta.

Lo studio ha evidenziato come l'attenzione di qualcuno, quando è completamente assorbita da uno stimolo altamente significativo o emotivo, può sprofondare in uno stato di eccitazione totale paragonabile a quello di una vera e propria dipendenza. Si è anche scoperto che esiste qualcosa di speciale nei social media che può facilmente assorbire psicologicamente l'uomo che li utilizza e li consulta. Non è un caso che i partecipanti abbiano riferito di essersi sentiti stressati e ansiosi quando hanno dovuto disconnettersi dal loro feed. La dipendenza dai social media è un tema molto dibattuto soprattutto per il modo con il quale hanno rivoluzionato la vita degli esseri umani in pochi anni, condizionando relazioni, socialità e modo di rapportarsi anche con sé stessi. Serviranno ulteriori studi per capire se davvero si tratta di una forma di dipendenza paragonabile a quella che si genera con l'assunzione di droghe o psicofarmaci. Di certo gli studi effettuati finora non hanno dato esiti confortanti.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.