"Nella noce moscata l'elisir di lunga vita", il clamoroso annuncio di un gruppo di scienziati
Si è notato come lo stress ossidativo che porta all'invecchiamento sia correlato strettamente alla drastica riduzione di un composto presente nella noce moscata
Secondo una ricerca la noce moscata conterrebbe un composto in grado di allungare la vita della Drosophila melanogaster
La noce moscata, in futuro, non sarà conosciuta solo come un ingrediente ottimo per rendere salse e dolci molto più gustosi, ma potrebbe diventare un toccasana per vivere più a lungo. E' questo ciò che emerge da uno studio scientifico condotto proprio su uno dei composti della noce moscata, e cioè la 'Nectandrin B', una sostanza in grado di contrastare l'invecchiamento e prolungare la vita. Almeno questo è ciò che è accaduto alla Drosophila melanogaster, un parassita della frutta che è stato sottoposto ad un test.
I benefici già accertati
Lo studio in questione confermerebbe le grandi proprietà antiossidanti della noce moscata, che non è altro che un seme decorticato derivato dall'albero Myristica fragrans, già abbondantemente sperimentato in passato anche come alimento efficace contro il cancro, le patologie cardiache e le malattie del fegato. La recente ricerca si è posta l'obiettivo di identificare proprio quei principi attivi che rendono così speciale la noce moscata per la nostra salute. Dai risultati della ricerca è emerso che la Nectadrin B avrebbe un'efficacia superiore del 42,6% rispetto al gruppo di controllo in chiave antietà.
I risultati dello studio
Da tempo si conoscono i benefici dei fitochimici nell'ambito del contrasto all'invecchiamento e come potenziali terapie contro le malattie legate al tempo che passa. Nello studio in questione, i ricercatori di Korea Basic Science Institute, Jeonbuk National University Medical School e Chung-Ang University, hanno evidenziato come la Nectandrin B (NecB) abbondantemente presente nella noce moscata, è in grado di allungare la vita dei moscerini. Lo studio è stato condotto su questa sostanza proprio perchè si è notato come lo stress ossidativo che porta all'invecchiamento sia correlato strettamente alla drastica riduzione da parte di NecB dei livelli intracellulari di Ros (specie reattive dell'ossigeno).
Gli effetti benefici
L'assunzione di NecB sarebbe in grado di rallentare il deterioramento del movimento, l'aumento di peso corporeo, la degenerazione oculare e la neurodegenerazione nell’invecchiamento della Drosophila. Mai in altri esperimenti erano stati notati benefici così evidenti sulle cavie testate. Ecco perchè NecB potrebbe diventare in futuro uno straordinario agente terapeutico in grado di frenare le varie degenerazioni legata all'età. “Crediamo fermamente che NecB necessiti urgentemente di ulteriore attenzione e ricerca “ è stata la conclusione degli autori della ricerca.
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