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Noctalgia, ecco la grave piaga che rischia di creare un malessere comune

Una piaga che potrà essere risolta solo riducendo l'inquinamento luminoso: sta venendo meno lo stesso significato culturale del cielo stellato

Noctalgia, ecco la grave piaga che rischia di creare un malessere comune
Notte stellata (foto Pixabay)

L’inquinamento luminoso sta privando le città dello spettacolo del cielo stellato: le possibili soluzioni

La “perdita” di oscurità rischia di diventare un boomerang per le società evolute e industrializzate. E’ vero che oggi possiamo ammirare città “addobbate” di luci artificiali che ne valorizzano e ne esaltano le forme e i colori, ma è anche vero che l’eccessiva luminosità sta pregiudicando il fascino del cielo stellato. Una piaga che non preoccupa solo gli astronomi, ma incide profondamente sul mondo naturale che ci circonda.

Gli effetti dell’inquinamento luminoso

L’inquinamento luminoso, sia terrestre che celeste, sta causando notevoli ripercussioni sulla salute degli esseri umani, impattando anche sui ritmi circadiani, ma anche sulla fauna selvatica, come gli uccelli migratori. Sta anche venendo meno lo stesso significato culturale del cielo stellato al quale sono legati aneddoti e racconti religiosi e laici che si perdono nella notte dei tempi. Una piaga che i ricercatori hanno individuato con l’espressione “noctalgia”.

Ridurre l’inquinamento luminoso è l’unica soluzione

La “noctalgia” è quella che si chiama “dolore del cielo” che ha pregiudicato le notti stellate. Una perdita che tradisce anche le nostre stesse tradizioni millenarie legate al cielo e alle sue espressioni culturali e astronomiche. Una piaga che potrà essere risolta solo riducendo l’inquinamento luminoso, cambiando le nostre abitudini e i nostri stili di vita. Una ambizione fin troppo grande per una società che invece fa l’esatto opposto, cementificando ogni metro quadrato di spazio verde.

I satelliti rischiano di aggravare la situazione

La speranza è quella che la classe dirigente possa riscoprire l’immenso patrimonio rappresentato dal cielo. Una risorsa preziosa e immateriale dell’umanità che si sta perdendo irreparabilmente anche a causa del contributo della smania dell’uomo di colonizzare anche lo spazio aumentando sempre più il numero di satelliti, portando l’inquinamento luminoso anche nei luoghi dove la notte è perpetua.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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