
Nuovo virus suino dalla Cina, ecco l’opinione dell’Oms sulla possibilità di pandemia
Dalla Cina sarebbe in arrivo un nuovo ‘virus suino’ che avrebbe già fatto il salto di specie da maiale a uomo. Sul caso però si è espressa l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di un’infezione già presente dal 2011 e secondo l’Oms non c’è nessun pericolo pandemia all’orizzonte, come riporta notizie.it. Secondo Mike Ryan, capo del programma per le emergenze sanitarie, il virus con potenziale pandemico individuato in Cina non è un nuovo virus. Sarebbe sotto sorveglianza dal 2011, grazie a quanto osservato dalla rete globale sull’influenza. Una nuova ricerca degli studiosi asiatici che seguono il caso fin dal 2011 aveva fatto scattare una nuova allerta.
I sintomi del nuovo virus
Secondo i ricercatori il nuovo virus si manifesterebbe con febbre alta, tosse, mal di gola, naso che cola e occhi rossi. Non si escludono anche sintomi gastrointestinali come diarrea, nausea e vomito. I ricercatori hanno compiuto vari esperimenti in laboratorio sui furetti, animali che sviluppano sintomi paragonabili a quelli umani. Gli scienziati hanno osservato che i virus G4 sono più infettivi e causano sintomi più gravi rispetto ai ceppi più comuni dell’influenza. Gli esperti ribadiscono che la diffusione del virus è molto rara, quindi per il momento non c’è nessuna allerta, ma soltanto un monitoraggio.
Coronavirus, dati aggiornati in Italia al 2 luglio 2020
Sulla base dei dati diffusi dalla Protezione Civile nella giornata di giovedì 2 luglio 2020, in Italia i casi di persone attualmente contagiate da Coronavirus risultano essere 15.060 (-135 rispetto a mercoledì). Le persone decedute dall’inizio dell’epidemia sono 34.818 (+30 rispetto a mercoledì), mentre i guariti/dimessi 191.083 (+366). Le persone ricoverate in terapia intensiva, invece, risultano 82 (-5). In generale, il totale dei casi è di 240.961 (+201 rispetto a ieri).
Il nome del nuovo virus
Il nuovo virus è stato chiamato G4EA H1N1 e stando alle analisi dei ricercatori pubblicate sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences sarebbe nato dall’unione dell’influenza H1N1 del 2009 e della variante dello stesso patogeno nordamericana, che condivide alcuni geni con l’influenza aviaria, umana e suina.
Liberi spostamenti tra regioni
Da quasi un mese è possibile anche spostarsi tra le diverse regioni e molti italiani ne stanno approfittando e non solo per motivi di necessità. Dopo l’inizio della fase 2, in vigore dal 4 maggio, a partire da lunedì 18 maggio c’è stata la riapertura di alcune attività, mentre dalla giornata di mercoledì 3 giugno è entrata in vigore la possibilità di spostarsi tra le regioni e l’annullamento della certificazione.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.