Obbligo vaccinale, Crisanti: "La copertura al 70% potrebbe non bastare"
Coronavirus, secondo Andrea Crisanti il 70% di popolazione vaccinata potrebbe non essere sufficiente: necessarie misure più drastiche?
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Coronavirus, 70% di vaccinati potrebbe non bastare
Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia dell'Università di Padova, delinea un nuovo preoccupante quadro dell'emergenza Covid. La rapida diffusione delle nuove varianti, infatti, ha cambiato i parametri per il raggiungimento dell'immunità di gregge. Non è più sufficiente la vaccinazione del 70% della popolazione, ma bisogna procedere verso altre direzioni più drastiche. Leggi anche Coronavirus, nuovo decreto sul Green Pass: ecco tutti i dettagli e le novità più importanti
L'obbligo vaccinale secondo Crisanti
Dati alla mano, le nuove varianti del virus preoccupano gli esperti. Ai microfoni di Sky TG24, Andrea Crisanti, accademico e divulgatore scientifico italiano, ha evidenziato come la situazione attuale sia ben diversa rispetto a sei-sette mesi fa. La rapida diffusione del Covid richiede una maggiore adesione alle vaccinazioni, motivo per cui non basta più il 70% della popolazione coperta da una o entrambe le dosi per raggiungere l'immunità di gregge. Leggi anche Coronavirus, lockdown solo per i non vaccinati: ecco dove e da chi arriva la proposta
Necessarie soluzioni più drastiche
È necessario quindi provvedere a soluzioni più drastiche come l'obbligo a vaccinarsi. D'altronde l'introduzione del Green Pass, necessario per accedere al cinema, ai servizi di trasporto pubblico e aver diritto alle consumazioni nei locali al chiuso, ha convinto molta gente ad aderire alla campagna vaccinale. L’obbligo è senz'altro una misura estrema, ma necessaria, considerato che le recenti varianti hanno un indice di trasmissibilità molto elevato. Leggi anche Coronavirus, individuato un focolaio in un ospedale: contagiati operatori e sanitari a Roma. Cosa sta succedendo
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Green Pass esteso: un'ulteriore misura precauzionale per raggiungere l'immunità di gregge
Su modello di Israele, anche l'Italia secondo Andrea Crisanti dovrà adoperarsi per l'estensione del Green Pass. Va riconosciuto che il vaccino anti-Covid attualmente somministrato ha una buona copertura contro le complicazioni della malattia, ma non contro i contagi da varianti, ecco perché bisogna necessariamente provvedere ad una terza dose.
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Dubbi sulla durata degli effetti dei vaccini
In un'altra intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, a tal proposito, Crisanti rivolge una critica piuttosto pesante alle case farmaceutiche, soprattutto a Pfizer e Moderna. I dati sulla durata degli effetti del vaccino si sono avuti nei mesi di maggio-giugno ma non sono stati condivisi. Scaduti i sei e i sette mesi dalla seconda somministrazione, la gente si infetta e si ammala, talvolta andando a finire anche in rianimazione, soprattutto i soggetti più fragili e gli anziani. Ecco che si ritiene d'obbligo una terza dose per far fronte all'attuale situazione. Mario Draghi sta intanto vagliando tutte le proposte.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.
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