Dopo l’entrata in vigore del pass rafforzato, si torna a parlare di obbligo vaccinale in seno al Consiglio dei Ministri
Da pochi giorni è entrato in vigore il cosiddetto Green Pass Rafforzato, una particolare forma del certificato verde che viene attribuita solo alle persone vaccinate o guarite dal covid da un periodo di tempo non superiore a 6 mesi, che nega l’accesso a ristoranti e bar al chiuso a persone non vaccinate, anche se dotate di tampone negativo, nelle regioni di qualsiasi colore fino al 15 gennaio, e l’accesso a palestre, eventi all’aperto, eventi sportivi etc nelle regioni di colore arancione o rosso. Da leggere anche Green Pass, in arrivo multe salatissime per chi sale in autobus senza certificazione
Obbligo vaccino covid-19 per tutti i lavoratori
Queste nuove restrizioni, accolte con diffidenza dalla pletora di persone che sono dubbiose sul vaccino, ha fatto il paio con l’estensione dell’obbligo vaccinale che entrerà in vigore il 15 dicembre anche ai dipendenti delle forze dell’ordine e tutto il personale impiegato nelle scuole di qualsiasi grado: categorie coinvolte dall’obbligo che vanno quindi ad aggiungersi a quelle del personale sanitario. Si ricorda che la sanzione per chi non si vaccina e appartiene a queste categorie è la sospensione, seppur senza licenziamento, per un periodo fino a 5 mesi, senza stipendio alcuno.
L’intervento di Sileri
A seguito di questo allargamento dell’obbligo ed una curva epidemiologica che tuttavia non ferma il suo incremento, il sottosegretario al Ministero della Salute, comunque, ha chiarito che in Consiglio dei Ministri è iniziata la discussione (senza preclusioni) sull’obbligo vaccinale esteso a tutti i lavoratori già nelle prossime settimane. La misura è al vaglio degli esperti e potrebbe diventare effettiva nel caso in cui, nelle prossime settimane, dovessero aumentare i contagi e i morti raggiungessero una cifra giornaliera consistente. CONTINUA A LEGGERE…
Sospensione del Green Pass Rafforzato per i vaccinati positivi
Sullo stesso fronte, le autorità lavorano anche alla sospensione del certificato verde rafforzato nel caso in cui le persone risultino positive anche dopo la vaccinazione. Questa misura richiederà un lavoro di concerto fra autorità sanitarie e autorità politiche, al fine di organizzare un sistema efficiente e automatico di blocco e sblocco del certificato, al fine di mantenere stabile la diffusione epidemiologica del Paese nel rispetto della privacy e dei diritti dei cittadini. Tali manovre potrebbero divenire operative già dalla fine dell’anno in corso. Nel frattempo, il garante della privacy ha ribadito che, per le categorie per le quali non è ancora previsto l’obbligo vaccinale, il datore di lavoro non può richiedere al dipendente il possesso del super green pass, essendo sufficiente dunque il green pass base.
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