Vaccini: nuova corsia preferenziale senza prenotazione per gli studenti
In vista della riapertura delle scuole a settembre, da oggi parte la nuova campagna vaccinale senza prenotazione per i giovani in età compresa tra i 12 e i 18 anni. Con la riapertura delle scuole a settembre è importante, secondo il governo, tutelare la salute dei giovanissimi, delle loro famiglie e del personale scolastico. Per tale motivo, il Commissario all’emergenza Covid, il Generale Francesco Paolo Figliuolo, ha chiesto alle Regioni di aprire una corsia preferenziale per tutti i ragazzi in età compresa tra i 12 e i 18 anni, distribuendo senza alcuna prenotazione vaccini Pfizer e Moderna. La campagna parte oggi, 16 agosto, in Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e gradualmente nel resto dell’Italia, mentre è già attiva dal 13 agosto in Veneto. Da leggere anche Green Pass, in arrivo un nuovo chiarimento da parte del governo
Perché bisogna puntare sui giovani?
L’idea di creare una corsia preferenziale per i giovanissimi, secondo la tesi del Governo, consentirà non solo di riprendere la scuola in presenza riducendo il rischio dei contagi, ma anche di raggiungere più rapidamente l’obiettivo di vaccinare l’80% della popolazione italiana, vale a dire quasi 43 milioni di persone, entro la fine di settembre. Secondo i dati del portale vaccini del Governo, i ragazzi che hanno già completato l’intero ciclo vaccinale corrispondono al 25,2% (1.166.171), a cui bisogna aggiungere chi ha già ricevuto la prima dose e effettuerà la seconda entro la fine di agosto (ovvero il 43,91%).
I dati sulla campagna vaccinale dei più giovani
Nella scorsa settimana si è assistito ad un incremento del 20% delle vaccinazioni. Sono quindi i giovanissimi a portare avanti la campagna, mentre ancora rimangono 4,4 milioni di over 50 che rifiutano la somministrazione del siero. Con la somministrazione dei vaccini ai ragazzi, l’Italia ha raggiunto la copertura del 65% degli over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, mentre il 70% ha già ricevuto la prima dose. Entro la fine del mese si attendono 10 milioni di dosi, 3 in più rispetto a quelle che erano state previste negli accordi precedenti. Tutto ciò è stato possibile grazie all’intesa tra il presidente del Consiglio Draghi e Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea. CONTINUA A LEGGERE..
I dati sulla scuola
Ad oggi, mancano circa 1,4 milioni di giovani da vaccinare ed è proprio a loro che si rivolge la nuova campagna che interessa tutte le Regioni d’Italia in modo da consentire, sempre secondo la tesi del governo, una più rapida e sicura ripresa della scuola in presenza. Per quanto riguarda invece il personale scolastico il 14,87% dei professori e dei non docenti di Sicilia, Calabria, Sardegna, Liguria e della provincia autonoma di Bolzano, infatti, non avrebbe ancora ricevuto neppure la prima dose.
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