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Omicron 2, attenzione a questi 6 nuovi sintomi diversi da quelli che avevamo imparato a riconoscere

Ecco quali sono i sintomi della variante Omicron 2: ne sono stati scoperti 6 diversi dalle altre varianti

Omicron 2, attenzione a questi 6 nuovi sintomi diversi da quelli che avevamo imparato a riconoscere
Foto Pixabay

Omicron 2, attenzione a questi 6 nuovi sintomi diversi da quelli che avevamo imparato a riconoscere. I dettagli

La variante Omicron 2 ha avuto origine a dicembre in India. In questo momento però è la più diffusa anche in Europa. Il nome della variante è Omicron BA.2, ma è conosciuta come Omicron 2. Si tratta della varinate più contagiosa e le sue origini non sono ancora chiare. In questo momento è la più diffusa anche in Italia, come riporta lastampa.it. Alcuni ricercatori ritengono che sia nata in India lo scorso dicembre per poi diffondersi anche in Europa e in Italia.

E’ più contagiosa?

Secondo i dati che arrivano da Israele, Danimarca e Regno Unito, la variante Omicron 2 ha una capacità di diffusione maggiore del 30% rispetto a Omicron 1. Se questi risultati fossero confermati, si tratterebbe della variante più contagiosa finora scoperta. Gli esperti stimano che se dovesse esserci una nuova ondata, sarà data in prevalenza dalla variante Omicron 2 che è’ ormai al 60% di diffusione mondiale, come ha riferito l’immunologo americano Anthony Fauci.

I sintomi

La variante Omicron 2 sembra colpire più frequentemente l’intestino. I 6 sintomi nuovi sono nausea, diarrea, vomito, dolore addominale, bruciore di stomaco e gonfiore. Fino a questo momento i sintomi a cui eravamo abituati erano febbre, tosse, respiro affannato, stanchezza, dolori muscolari, mal di testa. Ma anche possibile perdita di olfatto o sapori, mal di gola o voce rauca, congestione nasale. Insomma sintomi più legati a problemi respiratori o simili al raffreddore.

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L’efficacia dei vaccini

Secondo gli esperti i vaccini attualmente in uso sono efficaci contro la sottovariante BA.2 e riescono a proteggere chi la contrae contro la malattia grave. La protezione vale specialmente per chi ricevuto la dose di richiamo. I soggetti che vengono contagiati difficilmente rischiano di essere ricoverati all’ospedale.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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