Da Crisanti giungono nuove accuse al governo in materia di protezione degli studenti
Il noto microbiologo dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, non va mai per il sottile quando deve spiegare la propria posizione, che spesso si rivela essere controcorrente rispetto alla tesi dominante. Crisanti ha recentemente bacchettato le nuove disposizioni volute da governo in materia di obbligo vaccinale e Super Green Pass. Nel corso di una recente intervista, il noto virologo ha esaltato l’importanza dell’uso delle mascherine Ffp2 per evitare la diffusione dei contagi. Da leggere anche I tre sintomi per riconoscere la variante Omicron
Il “j’accuse” di Crisanti
Crisanti ha rimarcato come la presidenza del Consiglio imponga ai giornalisti l’utilizzo delle mascherine Ffp2 per partecipare alle conferenze stampa, mentre nelle scuole viene solo richiesto l’uso delle semplici mascherine chirurgiche. Anche nell’ultimo meeting di fine anno che si è svolto il 22 dicembre, le misure di sicurezza richieste dalla presidenza del Consiglio prevedevano l’uso obbligatorio delle mascherine Ffp2 per proteggere la salute del premier Draghi.
Mascherine più importanti del vaccino
Insomma, attorno al premier è consentita la presenza solo di gente ben protetta mentre a scuola le mascherine Ffp2 sono soltanto facoltative. Eppure, secondo l’esperto virologo dell’Università di Padova, questo tipo di mascherine servirebbero come il pane, anche perchè “proteggono più del vaccino”. “È assurdo – ha ribadito Crisanti nell’intervista – che non siano state consegnate alle scuole consentendo, invece, l’uso persino di quelle di stoffa”. CONTINUA A LEGGERE…
L’attacco al governo
Già in diverse occasioni, il noto microbiologo dell’Università di Padova, aveva ammonito che le chirurgiche non proteggono né dalla variante Delta e nemmeno dalla variante Omicron. “Stiamo assistendo a dei provvedimenti del Governo ispirati dall’improvvisazione” è stata l’accusa lanciata da Crisanti contro le istituzioni che non avrebbero dotato gli studenti dei giusti dispositivi per evitare la diffusione dei contagi. Nonostante l’impegno preso dal ministro Bianchi per occuparsi della questione mascherine, nulla è cambiato e le promesse non state mantenute. Ad oggi gli istituti continuano ad essere dotati di dispositivi non adeguati costringendo le famiglie a doversi arrangiare per proteggere i propri figli.
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