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Ozonoterapia, ecco come può risolvere queste patologie ginecologiche

L'ozono è utilizzato nel trattamento di diverse patologie ginecologiche - Ecco come può essere utile alle donne

Ozonoterapia, ecco come può risolvere queste patologie ginecologiche
Adenomiosi foto: Pixabay

L’ozono è utilizzato nel trattamento di diverse patologie ginecologiche – Ecco come può essere utile alle donne

L’ozono viene utilizzato per curare diverse patologie gnecologiche, quindi può essere molto utile per la salute delle donne, come riporta quotidiano.net. Si possono curare con l’ozono le cistiti, le vaginiti e le candidosi. In medicina fin dal XIX secolo è stato utilizzato l’ozono,  quando era impiegato per la sterilizzazione degli strumenti chirurgici, come ha spiegato Gelsy Villanueva, ginecologa a Milano e a Merano. E’ stato utilizzato anche nella terapia contro la tubercolosi. Ai giorni nostri invece l’ozono è utile contro le infezioni dell’apparato genitale femminile grazie al suo potente effetto battericida e fungicida.

Ecco come viene somministrato

L’ozono viene somministrato tramite irrigazioni vaginali indolori eseguite a livello ambulatoriale. Le mucose genitali sono umide e ricche d’acqua, quindi predisposte all’azione del gas che si  diffonde velocemente e agisce da potente disinfettante spiega l’esperta. L’alto potenziale di ossidazione dell’ozono è in grado di bloccare i componenti lipoproteici della capsula dei microrganismi. In questo modo viene impedita l’adesione ai recettori della superficie di virus, batteri e funghi

Utile per risolvere numerosi disturbi ginecologici

Grazie all’ozonoterapia si possono trattare vaginiti, vulviti acute e cistiti ricorrenti, la dispaurenia (si tratta del dolore durante i rapporti sessuali) l’herpes genitale, e la secchezza vaginale che può manifestarsi con la menopausa e dopo la chemioterapia. L’ozono ha un effetto analgesico , antinfiammatorio  e previene la formazione di edema. Ha anche un effetto immunostimolante e di riattivazione della microcircolazione.

Ecco quante applicazioni servono

Quante applicazioni sono necessarie? L’esperta spiega che dipende dal tipo di patologia e dai diversi casi. Si inizia con un minimo di tre sedute da effettuare a giorni successivi o alterni. Per ipristinare la microflora vaginale si può utilizzare dopo il trattamento una crema oppure ovuli a base di lattobacilli.

Le controindicazioni

E’ assolutamente sconsigliato questo trattamento per i pazienti in gravidanza, sofferenti di ipertiroidismo o i pazienti con malattie respiratorie, problemi di coagulazione o con cardiopatie, come riporta Fanpage.it

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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