Ecco cos’è la paralisi del settimo nervo facciale, di cui ha recentemente sofferto Simona Ventura, e quali sono i suoi sintomi
L’ictus è tra le patologie più pericolose e potenzialmente fatali per le persone: esso (definito scientificamente ischemia cerebrale) avviene quando il flusso sanguigno al cervello si riduce o si interrompe all’improvviso, generando sintomi evidenti che possono portare addirittura alla morte del soggetto. C’è però anche un altro episodio simile all’ictus che non va sottovalutato, anzi… Si tratta della paralisi del settimo nervo facciale, patologia di cui proprio di recente ha sofferto la conduttrice tv e radio Simona Ventura: ecco come distinguerla dall’ischemia e quali sono i suoi segnali, come spiegato a Corriere.it dal Professor Federico Biglioli (Direttore del reparto di di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Ospedale “San Paolo” di Milano).
La paralisi del settimo nervo facciale
La paralisi del settimo nervo cranico (o facciale) è una malattia che può comparire all’improvviso, il che la rende particolarmente pericolosa, in seguito al danneggiamento del nervo che parte dalla scatola cranica per arrivare al volto: esso regola la mobilità del viso, il condotto uditivo e il senso del gusto, risultando quindi molto importante per le funzioni vitali umane. “Solitamente la paralisi del settimo nervo facciale dipende dall’esposizione ad un’infezione – ha spiegato Biglioli – quasi sempre da ricondurre all’herpes simplex ma può anche derivare dal freddo (come nel caso della Ventura ndr), da traumi o problemi congeniti. Il nervo così si gonfia fino a venir schiacciato contro le pareti ossee, con conseguente riduzione del flusso sanguigno al nervo e alla sua paresi“. Ma come ci si può accorgere di avere una paralisi facciale in corso?
I sintomi
Il Professor Biglioli, che è anche docente presso l’Università di Milano, ha spiegato che “un angolo della bocca cede verso il basso, metà del viso diventa inespressiva e viene a mancare la lubrificazione dell’occhio“. La differenza con l’ictus è che non si presentano altri sintomi come difficoltà nel muovere gli arti, confusione mentale o difficoltà di parola, il che quindi rende la paralisi del settimo nervo cranico “meno grave” dell’ischemia anche se comunque da affrontare immediatamente. In presenza dei sintomi elencati bisogna subito recarsi al Pronto Soccorso: solitamente ci si riprende al 100% nel giro di qualche settimana o al massimo un paio di mesi, il trattamento è cortisonico.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.