Paralizzata dopo il vaccino Astrazeneca, arriva il primo risarcimento riconosciuto dallo Stato ad una donna 67enne
A titolo di risarcimento le verranno erogati mensilmente 913 euro, una cifra che l'avvocato della donna ha ritenuto essere non congrua
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La signora Paola ha subito gravi lesioni al cervello e una paralisi a alla parte sinistra del corpo dopo la prima dose del vaccino Astrazeneca
I vaccini anti-Covid sono stati provvidenziali per contrastare i danni e i rischi legati alla contrazione del virus, ma in determinati casi hanno prodotto effetti collaterali devastanti che hanno causato danni permanenti a tante persone. E' il caso della signora Paola, oggi 67enne, che si sottopose nel 2021 alla prima dose del vaccino anti Covid, Vaxzevria (Astrazeneca), uno dei quattro vaccini che vennero autorizzati in emergenza, quando la pandemia imperversava e causava centinaia di migliaia di vittime.
I gravissimi danni dopo la prima dose
Oggi sappiamo che il vaccino Astrazeneca non viene più utilizzato nell’Unione Europea per i suoi gravi effetti collaterali, ma nel 2021 furono decine di migliaia le persone che in Italia si sottoposero all'inoculazione di questo farmaco. La signora Paola, residente nella Bassa Friulana, fu tra le persone che preferirono sottoporsi al vaccino Astrazeneca ma subito dopo la somministrazione accusò una paralisi nella parte sinistra del corpo riportando anche danni cerebrali. Un effetto collaterale che, fra l'altro, non è rimasto isolato e che ha riguardato tante persone che si sono sottoposte a questo farmaco anti-Covid.
Il risarcimento dopo il riconoscimento del nesso causale
Adesso per la povera signora Paola è stato disposto un risarcimento dopo che la famiglia si è rivolta al Tribunale dei Diritti del Malato di Udine, che ha avviato l’iter per il riconoscimento dell’equo indennizzo riconosciuto in questi casi. Ad assisterla è stato l'avvocato Gabriele Agrizzi che ha ottenuto dalla Commissione medica ospedaliera (Cmo) di Padova il riconoscimento del possibile nesso causale tra la patologia sofferta dalla paziente e la somministrazione del vaccino. Si tratta di uno dei primi casi in Italia che potrebbe creare un precedente importante per le tante persone che hanno sofferto di gravi effetti collaterali dopo la somministrazione del vaccino. CONTINUA A LEGGERE…
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La cifra è stata ritenuta non congrua dalla famiglia
La donna percepirà dallo Stato italiano 913 euro al mese per la grave “offesa” subita dopo la somministrazione del vaccino, una cifra che però l'avvocato non ha ritenuto essere congrua e per questo ha già promesso battaglia per far lievitare l'importo. La signora Paola in pratica ha subito una paralisi alla metà del proprio corpo, ma ha anche riportato dei danni rilevanti al cervello che ne hanno anche limitato la capacità di interagire a livello dialettico. Di fatto questa grave infermità ha comportato gravissimi disagi alla famiglia. Ecco perchè questo risarcimento è davvero da considerare ben poca cosa rispetto ai danni morali e materiali che la famiglia ha subito.
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