
In Italia cresce l’allarme per il morbo di Parkinson tra le persone ancora in età lavorativa: ecco qual è il sintomo più frequente
Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa progressiva, tra le più impattanti sul piano motorio e psicologico. Tradizionalmente associato all’anzianità, oggi si manifesta sempre più spesso anche prima dei 60 anni, con conseguenze importanti sulla qualità della vita e sulla capacità lavorativa. In Italia i numeri aggiornati raccontano un quadro preoccupante che coinvolge anche soggetti in piena attività professionale e familiare: non si tratta solo di una questione medica, ma anche sociale che investe famiglie e strutture sanitarie. Le implicazioni sul benessere psichico e relazionale sono notevoli e richiedono risposte adeguate. Ecco qual è il sintomo più frequente di questa patologia, come riportato da Corriere.it.
I dati sul morbo di Parkinson in Italia
Secondo l’analisi 2024 condotta da Iqvia Italia, i pazienti diagnosticati con Parkinson nel nostro Paese superano quota 309mila. La fascia d’età più colpita resta quella sopra i 70 anni, ma la crescita tra gli under 60 è costante con un esordio che può avvenire già dai 40 anni. Solo nell’ultimo anno oltre 16mila persone hanno iniziato un trattamento per la prima volta. Questa tendenza, osservata anche a livello internazionale, suggerisce l’urgenza di potenziare la sorveglianza epidemiologica e rivedere i modelli terapeutici attuali. Le terapie a base di L-Dopa restano predominanti ma crescono gli inibitori delle Mao, inoltre diminuiscono gli agonisti della dopamina.
Il segnale precoce
Tra i sintomi osservati nei pazienti più giovani la distonia rappresenta uno degli aspetti più caratteristici. Si tratta di contrazioni muscolari involontarie, spesso dolorose, che causano posture anomale e difficoltà motorie. Nelle forme a esordio precoce queste manifestazioni si verificano con maggiore frequenza, in particolare dopo uno sforzo fisico. È un sintomo che può precedere le classiche difficoltà motorie e, se non riconosciuto tempestivamente, può compromettere seriamente la qualità della vita.
Gli altri sintomi della malattia
Oltre alla distonia, il Parkinson si manifesta con tremori a riposo, rigidità muscolare e lentezza nei movimenti. Nei pazienti giovani la progressione tende a essere più lenta ma i sintomi possono durare decenni. Si osservano anche difficoltà cognitive, alterazioni dell’equilibrio e dell’andatura, disturbi gastrointestinali e perdita dell’olfatto. Nei casi a esordio precoce, inoltre, si riscontrano più spesso ansia e depressione, sintomi psicologici che possono peggiorare il quadro clinico e rendere più complessa la gestione della malattia nel lungo periodo.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.