Parkinson, cos’è e quante persone colpisce in Italia
Il 26 novembre si celebra la giornata nazionale del Parkinson, una malattia neurodegenerativa ad evoluzione lenta che in Italia colpisce, secondo le stime, 400mila persone. Questa malattia è causata dalla morte progressiva di alcune cellule del cervello che producono dopamina, un neurotrasmettitore che controlla i movimenti automatici del corpo. Favoriscono l’insorgenza della malattia l’esposizione a idrocarburi, pesticidi, erbicidi, solventi o l’assunzione in modo indiscriminato di farmaci antipsicotici tipici o antinausea.
Alcuni sintomi si manifestano anche dieci anni prima
I sintomi tipici del Parkinson, sono tremori e rigidità, ma alcuni segnali possono manifestarsi molto tempo prima. Come spiegato da Gianni Pezzoli, neurologo, presidente dell’Associazione Italiana Parkinsoniani e della Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson, “i sintomi precoci non motori possono manifestarsi fino a dieci anni prima della malattia. Quando compaiono i sintomi caratteristici del Parkinson come i tremori o la rigidità, la metà dei neuroni che producono dopamina sono già morti”, si legge su Corriere.it.
L’età media di esordio della malattia
Non sottovalutare determinati sintomi, quindi, è fondamentale per arrivare a una diagnosi precoce: la presenza di questi sintomi non è necessariamente correlata al Parkinson, ma in caso di una loro insorgenza ci si può rivolgere ad uno specialista per approfondire la situazione. Basti pensare che l’età media di esordio della malattia è intorno ai 60 anni, ma il 5% dei pazienti può presentare un esordio giovanile sotto i 40 anni e alcuni di questi sintomi si manifestano diversi anni prima.
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Riduzione dell’olfatto, movimenti durante il sonno, necessità di urinare la notte
Uno dei primi sintomi del Parkinson può essere una forte riduzione dell’olfatto, tanto da far risultare difficile avvertire il profumo di un mazzo di fiori o quello di una pietanza appena cucinata. Circa il 25-30% dei pazienti presenta una perdita dell’olfatto prima dell’esordio della malattia, percentuale che sale al 50% nei pazienti che diagnosi. Un altro sintomo precoce possono essere i disturbi del sonno: in particolare movimenti bruschi e grida durante il sonno REM, quando dovremmo essere immobili. Anche la necessità di urinare durante la notte può essere legata all’insorgenza futura del Parkinson.
Problemi intestinale, rallentamento, problemi di deglutizione e non solo
Tra i sintomi precoci del Parkinson ci sono i problemi intestinali e in particolare la stipsi, ovvero la stitichezza, che compare anche in chi non ne ha mai sofferto. Un altro segnale riguarda il rallentamento e la perdita di movimenti spontanei e di routine: risulta difficile scrivere e la scrittura si altera fino a diventare illeggibile. In tanti manifestano una difficoltà nel movimento del braccio, difficoltà nel pronunciare le parole, problemi di deglutizione, rigidità nell’espressione facciale e depressione.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.