Peste suina, nuova ordinanza del Ministero
Sono stati presi ulteriori provvedimenti da parte del ministero della Salute per fermare il focolaio di peste suina africana riscontrato in alcuni cinghiali tra Piemonte e Liguria. Il focolaio coinvolge di 78 Comuni. Sono previsti la macellazione immediata di suini e i divieti di ripopolamento per sei mesi e di movimentare carni fresche e sottoprodotti al di fuori dell’area “rossa”, come riporta TgCom.
Peste suina, arriva la nuova ordinanza per contrastare la diffusione
La regione Liguria ha emesso una nuova ordinanza proprio per contrastare la diffusione del focolaio. Nel testo si legge che occorre avviare l’abbattimento mirato dei cinghiali. Si rischia altrimenti di abbattere i maiali sani e lasciare circolare i cinghiali potenzialmente malati, reali vettori dell’infezione. Occorre avviare azioni di abbattimento mirate dei cinghiali. Lo afferma in una nota Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria.
L’obbligo di abbattimento dei capi
Alberto sottolinea che è stata lanciata una petizione popolare per riuscire a modificare la legge regionale, diminuire la presenza degli ungulati e garantire rimborsi diversi agli agricoltori. L’obbligo di abbattimento dei capi rappresenta una mazzata per tante aziende del territorio e le comunità dove operano, secondo Alberto. E’ necessario che queste aziende siano sostenute con ristori immediati.
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Le nuove regole
Il decreto del ministero impone regole anche per un’area entro i 10 km dai confini della zona infetta: rafforzamento della sorveglianza, regolamentazione della caccia e delle altre attività di natura agro-silvo pastorale limitando al massimo il disturbo ai suini selvatici con l’obiettivo di ridurne la mobilità, il censimento di tutti gli stabilimenti che detengono suini, l’adozione di misure di biosicurezza rafforzate.
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