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Peste suina, è emergenza dei casi in Campania: la nota dell’Istituto Zooprofilattico

Le zone più colpite in assoluto si trovano nel Salernitano e nel Cilento: ecco l'allarme lanciato dall'Istituto Zooprofilattico

Peste suina, è emergenza dei casi in Campania: la nota dell’Istituto Zooprofilattico
Peste Suina, foto Pixabay

La Peste Suina ha colpito ben 20 cinghiali negli ultimi 20 giorni: l’allarme lanciato dalle istituzioni sanitarie

La peste suina africana sta colpendo in maniera massiccia anche la Campania come evidenziano i 39 cinghiali già contagiati dal virus PSA. L’emergenza si è intensificata soprattutto negli ultimi 20 giorni quando i cinghiali trovati infetti sono stati complessivamente 29 soltanto come confermato anche dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno. Le zone più colpite in assoluto si trovano nel Salernitano e nel Cilento, zone che nel periodo estivo si riempiono di turisti.

Il virus non attacca l’uomo

Secondo quanto comunicato dall’Istituto Zooprofilattico in una nota ufficiale, “non si esclude la possibile diffusione anche nelle aree limitrofe, con conseguente ampliamento delle zone soggette a restrizione”. La PSA ha effetti devastanti soprattutto per i grossi allevamenti di bestiame, anche se non rappresenta al momento un pericolo mortale per l’uomo. Secondo quanto emerso dai dati che sono stati comunicati mediante il sistema SINVSA, il portale ministero del sistema informativo veterinario, i cinghiali che al momento risultano contagiati sono solo quelli selvatici.

Le parole del direttore dell’Istituto Zooprofilattico

In una intervista rilasciata al sito Fanpage, la dottoressa Ester De Carlo, Direttore Sanitario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, ha spiegato che l’Istituto che presiede è “in prima linea nella gestione dell’emergenza mediante le attività di laboratorio garantite 7 giorni su 7 ed il continuo supporto dell’Osservatorio Epidemiologico ai Servizi Veterinari territoriali, alla Regione Campania e al Ministero della Salute”. Complessivamente, nella zona di restrizione II dove il virus è stato registrato con maggiore frequenza, i cinghiali infetti sono stati 65.

I casi sono stati registrati solo tra i cinghiali selvatici

La situazione peggiore si è verificata negli ultimi 20 giorni tra i cinghiali campionati in sede di attività di sorveglianza effettuata mediante ricerca attiva e selecontrollo. Il contagio ha riguardato soprattutto quei cinghiali che effettuano lunghi spostamenti. Intanto nel parmigiano sono già 350 i capi di bestiame che sono stati abbattuti.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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