L’attuale diffusione della peste suina in Italia non è un caso isolato e potrebbe avere gravi ripercussioni
Anche in Italia sono stati accertati i primi casi di “peste suina africana”. Sebbene non sia presente alcun rischio per la salute umana, l’economia di questo specifico settore rischia di essere travolta. Vediamo, quindi, quali potrebbero essere le conseguenze se questa malattia dovesse diffondersi maggiormente. In Italia la peste suina era stata già registrata. Questa malattia, infatti, si era diffusa da altre zone del pianeta e non solo dal continente africano, come accaduto di recente. A differenza del passato, quando la peste suina non aveva destato preoccupazioni, i casi recenti non sono più circoscritti in aree limitate ma sono maggiormente diffusi su tutto il territorio nazionale. Da leggere anche La Gran Bretagna dice “no” al Green Pass: i dettagli
I settori che rischiano il collasso
Questa sostanziale differenza rischia di mettere in seria crisi il “settore della carne suina d’esportazione” e di avere un forte impatto negativo a livello economico. Attualmente, la diffusione della malattia sta coinvolgendo, maggiormente, le zone settentrionali del Paese. Il rischio più grande è quello di un blocco dell’esportazione. Questa scelta drastica potrebbe causare perdite superiori a 20 milioni di euro al mese. Gli allevatori, quindi, chiedono interventi rapidi e concreti.
Il rischio economico della peste suina africana
Come abbiamo appena visto, la diffusione della peste suina africana rischia di compromettere l’economia di questo settore. Questa malattia si diffonde velocemente nei suini ed è particolarmente aggressiva e contagiosa. Inoltre, gli animali selvatici, come i cinghiali, spostandosi liberamente alla ricerca di cibo potrebbero velocizzare la diffusione di questa malattia negli allevamenti. Oltre a questo rischio, il dato che preoccupa molto è quello relativo ai danni di tipo economico e sociale per gli allevatori e per tutti coloro che lavorano nel settore. CONTINUA A LEGGERE..
I danni correlati al blocco delle esportazioni
Il blocco delle esportazioni, infatti, potrebbe danneggiare pesantemente la filiera della carne di suino. Come abbiamo visto, i dati segnalano perdite di milioni di euro al mese, anche se queste cifre potrebbero essere più alte. Il danno reale, infatti, non è al momento calcolabile. Ad affrontare questa stessa situazione, pochi mesi fa, è stata la Cina che ha subito ripercussioni pesantissime. Sono stai milioni, infatti, gli animali abbattuti, situazione che ha causato un ingente aumento dei costi a causa del crollo dell’offerta. Ciò che serve, quindi, è un intervento tempestivo e concreto delle autorità competenti, in modo da affrontare l’emergenza con la massima attenzione ed efficacia.
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