
Un pianto liberatorio fa bene
Un pianto liberatorio può avere degli effetti benefici davvero straordinari: secondo quanto si legge su “Greenme.it”, infatti, piangere fa bene. Le lacrime risultano salutari per tutte, ma – come dimostrato da diversi studi scientifici – la propensione a produrle è principalmente femminile. Circa 30 anni fa il biochimico William H. Frey scoprì che le donne piangevano in media 5.3 volte al mese, mentre gli uomini 1,3 ed uno studio pubblicato sul Journal of Research in Personality del 2011 ha confermato questi vecchi dati.
Piangere ha un effetto calmante
Il pianto, secondo quanto riportato da “Greenme.it”, è un segnale sociale che può indicare la necessità di un supporto, ma al tempo stesso rappresenta un momento di scarico emozionale che alla lunga presenta diversi vantaggi. Tra questi, il primo è sicuramente una sorta di “effetto calmante”: piangere è un ottimo modo per autoregolare le proprie emozioni, calmarsi e ridurre la tensione o la rabbia del momento. Attiva il sistema nervoso parasimpatico e, dunque, aiuta a rilassarsi.
Gli effetti benefici di un pianto liberatorio
Il pianto, inoltre – secondo quanto si legge su “Greenme.it” – aiuta ad alleviare il dolore, migliorando al tempo stesso l’umore. Le lacrime emotive, infatti, sono accompagnate da un rilascio di ossitocina ed endorfine che a loro volta rilassando e, addirittura, alleviano il dolore fisico, oltre che emotivo. Il pianto, inoltre, rilascia le tossine e riduce lo stress. Secondo i primi studi disponibili, infatti, il pianto sembrerebbe ridurre anche il livello di stressogeno del momento. Piangere, poi, aiuta a dormire: uno studio realizzato nel 2015, infatti, ha rilevato che un pianto liberatorio può consentire ai bambini di dormire meglio.
Pianto, ecco quali sono gli effetti benefici
Stando a quanto riportato da “Greenme.it”, piangere combatte i batteri in quanto ha un effetto antibatterico e antimicrobico, mantenendo gli occhi puliti. Piangere, inoltre, migliora la visione in quanto le lacrime vanno a mantenere gli occhi umidi, aiutandoci a vedere meglio. Piangere allontana anche il rischio di somatizzare il disagio: in base ad alcune ricerche che sono state realizzate, infatti, piangere riduce il rischio di disturbi gastrointestinali o respiratori. Infine, piangere aiuta a cambiare prospettiva: quando versiamo delle lacrime diventiamo più consapevoli delle nostre fragilità e questo ci aiuta ad affrontare quei determinati in una prospettiva differente e più adeguata alle situazioni.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.