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Pressione alta, un “killer silenzioso”: attenzione a questi rari sintomi. Le possibili cause

Pressione alta, definita anche un 'killer silenzioso' perché i sintomi sono molto rari. Il parere del cardiologo e le cause della patologia.

Pressione alta, un “killer silenzioso”: attenzione a questi rari sintomi. Le possibili cause
Pressione alta, un killer silenzioso attenzione a questi rari sintomi. Le possibili cause (Foto Pixabay)

Pressione alta, un “killer silenzioso”: attenzione a questi rari sintomi

L’ipertensione arteriosa è una tra le malattie più diffuse nei paesi industrializzati, quindi anche nel nostro. Può essere però una patologia pericolosa e bisogna fare attenzione anche ai sintomi più rari. Il professor Aderville Cabassi, cardiologo e responsabile del Centro ipertensione e malattie cardio-renali dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, ha risposto ad alcune domande su gazzettadiparma.it. L’ipertensione arteriosa è un fattore di rischio vascolare. Se non riconosciuta per tempo e trattata in maniera adeguata, può causare lo sviluppo e la progressione di malattie cardio e cerebrovascolari come l’infarto miocardico e l’ictus cerebrale. Circa il 20% della popolazione dai 18 anni in su in Italia presenta valori pressori superiori ai limiti di norma

I valori limite

Si parla di ipertensione quando la pressione massima o sistolica è maggiore di 140 mm Hg e la pressione minima o diastolica è maggiore di 90 mm Hg. Una buona norma è quella di misurare periodicamente i valori di pressione arteriosa dal medico di famiglia, ma anche in casa, da soli. Per misurare la pressione bisogna porsi in posizione comoda, seduti da almeno 5-10 minuti, con le braccia appoggiate sul piano di un tavolo, con i piedi appoggiati a terra e le gambe non accavallate.

I sintomi rari

La maggioranza dei pazienti non ha sintomi. Per questo motivo è stata definita il ‘killer silenzioso’, come spiega il cardiologo. I sintomi sono molto rari: possono essere cefalea, difficoltà a concentrarsi. E’ fondamentale quindi il controllo periodico anche in persone che non presentano disturbi. Avere una familiarità per ipertensione arteriosa da una predisposizione a sviluppare pressione arteriosa elevata nel corso della vita (generalmente oltre i 40 anni). La pressione arteriosa non è una malattia ereditaria e quindi non tutti i figli di soggetti ipertesi diventeranno ipertesi nel corso della loro vita.

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Le cause e come curarla

Il fumo di sigaretta, l’eccessivo consumo di alcol, una dieta che contiene alte quantità di sale o di calorie, la sedentarietà e le situazioni prolungate di eccesso di stress sono fattori scatenanti. Il consumo di frutta di verdura e di prodotti lattiero caseari a basso consumo di grassi e di sale comporta una protezione nei confronti del rialzo dei valori pressori. Una parte fondamentale della cura dell’ipertensione arteriosa comprende un corretto stile di vita e quindi la cura non farmacologica. La terapia farmacologica è basata su farmaci che consentono di controllare anche quadri di ipertensione arteriosa di grado severo.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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