Primi casi di variante Mu in Svizzera: ecco cosa sta succedendo
La Pandemia da Covid-19 purtroppo non sembra proprio volerci lasciare, infatti mentre il mondo intero è alle prese con la variante Delta ecco che spunta una nuova variante, denominata Mu. L’organizzazione mondiale della sanità ha lanciato l’allarme su questa nuova variante, rilevata per la prima volta in Colombia ma che si sta diffondendo rapidamente in vari paesi tra cui la Svizzera. Leggi anche: Coronavirus, Green Pass obbligatorio per alcuni lavoratori: ecco quali e da quando
La variante Mu
Particolarità della variante Mu è che, a quanto pare, riesce ad aggirare anche l’efficacia dei vaccini, oltre a resistere agli anticorpi dei guariti. Ad oggi comunque la situazione è ancora sotto controllo, infatti la variante Mu non sembra essere più aggressiva della variante Delta, la quale resta quella predominante in tutto il mondo. Al momento, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la variante Mu, stando ai primi studi, è resistente ai vaccini eludendo quindi gli anticorpi. È bene sottolineare però che, per adesso, si parla soltanto di studi da laboratorio. Pertanto non vi sono certezze sul fatto che questa nuova variante possa realmente aggirare gli anticorpi e resistere ai vaccini. Occorrono studi più approfonditi per poter dare una risposta definitiva. IL MINISTRO SPERANZA ANNUNCIA LA TERZA DOSE DI VACCINO: “ECCO QUANDO PARTIREMO”
L’opinione di Pregliasco
Interpellato a proposito della variante Mu, il virologo Fabrizio Pregliasco si è detto preoccupato proprio per la capacità di aggirare gli anticorpi. Una situazione che, se confermata, porterebbe ulteriori problemi da affrontare. In ogni caso, aggiunge l’esperto, non è il momento di andare nel panico, la variante Mu desta preoccupazioni ma è ancora circoscritta e non si hanno evidenze definitive sulla sua resistenza ai vaccini. La Pandemia da Covid-19 ci sta facendo conoscere tante nuove varianti, le quali mettono in crisi il sistema sanitario a livello mondiale e creano forti preoccupazioni. C’è però da sottolineare come siano state rilevate, ad oggi, oltre 900 varianti di Covid, di cui la stragrande maggioranza di scarso rilievo. Questo può portare ad una speranza, ovvero che il virus diventi più buono e che faccia quindi molto meno male di quanto non abbia fatto fino ad oggi. Comunque è fondamentale non farsi trovare impreparati dall’eventuale arrivo di una o più nuove varianti. EVENTUALE LOCKDOWN SOLO PER I NON VACCINATI: LA NUOVA PROPOSTA
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La terza dose
In merito alla terza dose il Professor Pregliasco conferma che verrà effettuata partendo dai soggetti più fragili. Ovviamente la strada maestra resta la vaccinazione, in questo senso trova pareri positivi l’estensione del green pass senza dimenticare l’eventualità di poter valutare l’obbligo vaccinale per tutta la popolazione, o parte di essa, come estrema ratio.
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