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Psicologia, credere in Babbo Natale fa bene o male alla salute mentale dei bambini?

I bambini amano la figura di Babbo Natale, ma credere in questo personaggio dispensatore di doni e di bontà fa bene dal punto di vista psicologico ?

Psicologia, credere in Babbo Natale fa bene o male alla salute mentale dei bambini?
Una immagine di Babbo Natale, uno dei simboli più amati dai bambini (Foto: youtube)

Babbo Natale è una figura positiva che stuzzica da sempre la fantasia dei più piccini: ma è un bene o un male credere che esista?

Molti bambini oggi conoscono Babbo Natale come quell’uomo allegro e buono, vestito di rosso che porta doni a grandi e piccini alla vigilia di Natale. La leggenda di Santa Claus risale a centinaia di anni fa e fu raccontata da un monaco di nome San Nicola. Secondo resoconti popolari, San Nicola avrebbe dato via la propria eredità per aiutare i poveri e i malati. È diventato noto come il protettore dei bambini ed è stato ammirato per la sua gentilezza.

La figura di Babbo Natale

Sebbene la storia di un uomo che vola in giro per il mondo su una slitta trainata da renne volanti sia una pura fantasia, la magia di Babbo Natale è una tradizione di lunga data. Per i bambini il contatto con Babbo Natale rappresenta sempre una esperienza gioiosa e divertente. E’ una figura che permette di poter rivivere e condividere ricordi d’infanzia ma suscita anche sentimenti di empatia e gentilezza.

Durante l’infanzia, il confine tra fantasia e realtà è molto sottile

Credere a Babbo Natale può anche favorire lo sviluppo dei bambini come via per la creatività, l’immaginazione e il gioco. Durante l’infanzia, l’immaginazione confonde il confine tra fantasia e realtà, rendendo più facile per i bambini credere in questa figura leggendaria e sostanzialmente positiva. L’idea di credere senza vedere è fondamentale per gli essere umani, non solo per la figura di Babbo Natale. I nostri cervelli lavorano in modo sottile per congiungere i punti logici dei fatti al fine di spiegare perché le cose accadono e perché sono così come sono.

La fantasia è componente essenziale nel gioco di un bambino

La fantasia è una parte normale e sana dello sviluppo del bambino. La maggior parte dei bambini inizia a far finta di giocare verso la fine del secondo anno. La quantità di tempo che un bambino trascorre in giochi di finzione aumenta durante gli anni della scuola materna e poi diminuisce tra i 5 e gli 8 anni. Le credenze dei bambini in personaggi di fantasia come Babbo Natale raggiungono il culmine tra i 3 e gli 8 anni. Attraverso l’immaginazione, i bambini sviluppano capacità emotive e psicologiche che li aiutano a comprendere e dare un senso al loro mondo. L’immaginazione, la finzione, la fantasia e il gioco incoraggiano tutti i bambini a concentrarsi, pensare attraverso situazioni ipotetiche, rafforzare le loro capacità di ragionamento, imparare a risolvere i problemi, sviluppare teorie su come le persone pensano.

Le credenze su Babbo Natale, tradizioni familiari da conservare

Attraverso la fantasia si impara a negoziare e sviluppare, col pensiero, nuovi mondi. Per molti genitori, se Babbo Natale faceva parte del loro Natale d’infanzia, potrebbero voler continuare con i propri figli questa tradizione leggendaria e suggestiva. Le tradizioni familiari sono importanti per i bambini anche perchè rafforzano i legami familiari, forniscono un senso di appartenenza ai bambini e creano ricordi che durano per tutta la vita. I bambini che hanno conoscenza della storia della loro famiglia e prendono parte a tradizioni importanti sono in genere più adeguati e hanno livelli più alti di fiducia e una migliore considerazione di sé.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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