Psoriasi, ecco il nuovo farmaco per contrastarla

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Il nuovo farmaco per combattere la psoriasi

La psoriasi è tra le patologie più diffuse in Italia: nel nostro paese sono 2,5 milioni le persone che soffrono, tra forme più o meno acute, di questa malattia autoimmune della pelle a cui non è stata ancora trovata la cura definitiva. Ma ci sono buone notizie: è in arrivo un nuovo farmaco che aiuterà a contrastare la psoriasi in modo molto più efficace. A rivelarlo è Francesco Cusano, presidente dell’Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (Adoi), il quale ha presentato la nuova frontiera della cura alla psoriasi.

Psoriasi, Cusano: “Col nuovo farmaco miglioramenti fino al 90%"

L'obiettivo di oggi – ha spiegato Cusano, come riporta il sito MeteoWeb – è ottenere tramite i farmaci moderni il Pasi 90, ossia un miglioramento fino al 90% della pelle affetta da psoriasi, per arrivare poi anche al 100%. Possiamo affermare che il risankizumab, che è un’anti-interleuchina 23, è un farmaco estremamente promettente che nei prossimi mesi sarà a disposizione di tutti e che aiuterà molto nella cura e nel controllo di questa patologia". Circa il 3% della popolazione mondiale soffre di psoriasi, un dato elevatissimo che mette di nuovo in luce questa fastidiosa patologia della pelle: “si tratta di una malattia della pelle molto diffusa – ha aggiunto Piergiacomo Calzavara Pinton, presidente della Società Italiana di Dermatologia Medica, Chirurgica, Estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (Sidemast) – che colpisce ad ogni età, dall’infanzia fino all'anzianità. Si presenta prevalentemente con una forma che colpisce le superfici estensorie dei ginocchi e i gomiti o la testa, ma in altre persone può estendersi a colpire in tutto l’ambito cutaneo, in altre ancora può essere limitata solo alle palme e alle piante dei piedi, in altre persone ancora può essere limitata alle grandi pieghe. E in altri casi può derivare da una sindrome metabolica o da fenomeni di tipo depressivo".


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La psoriasi è contagiosa?

La dottoressa Ketty Peris, direttore Dermatologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma, ha invece precisato che la psoriasi non è una malattia contagiosa e, di conseguenza, non può essere trasmessa da individuo a individuo in alcun modo: “è una patologia infiammatoria cronica, quindi mediata dal sistema immunitario. La forma più frequente, che è la cosiddetta psoriasiaplacche, viene detta lieve quando occupa meno del 10% della superficie corporea e moderata-severa quando ha un ‘Pasi’ (l'unità di misura della psoriasi ndr) maggiore di 10″.

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I casi più gravi di psoriasi

La psoriasi si manifesta con macchie o incrostazioni in alcune zone della pelle e va necessariamente trattata con i farmaci, pur non essendo una patologia immediatamente fatale. Tuttavia, a lungo andare può diventare molto pericolosa: infatti la psoriasi inversa può alterare anche alcune funzioni vitali come la respirazione e il battito cardiaco e causare svenimenti. Al terzo stadio, infine, potrebbe portare febbri causate dalle infiammazioni che possono portare al decesso.

(Fonte Wikipedia)

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.