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Puntura di vespa, c’è il vaccino per evitare lo shock anafilattico: ecco come funziona

L'ospedale Bambino Gesù di Roma ha reso disponibile un vaccino per scongiurare il rischio di shock anafilattico dopo una puntura di vespa o altri insetti

Puntura di vespa, c’è il vaccino per evitare lo shock anafilattico: ecco come funziona
Puntura di vespa, c'è il vaccino per evitare lo shock anafilattico: ecco come funziona - Foto Pixabay

Punture di vespe, settembre e ottobre i mesi più rischiosi

La puntura di vespa, generalmente, crea fastidio e dolore, ma nessuna spiacevole conseguenza. In alcuni casi, però, le conseguenze possono essere gravi: i mesi di settembre e ottobre sono senza dubbio i più rischiosi per chi è allergico al veleno delle vespe. Nell’ultimo periodo si è parlato in particolare della vespa Orientalis, avvistata soprattutto nella città di Roma. Proprio in questo periodo si concentra il maggior numero di esemplari in circolazione prima dello stop invernale.

Il vaccino per bambini e ragazzi allergici

Vespe, api o calabroni possono provocare shock anafilattici, se si è allergici: è per questo motivo, come riporta Repubblica.it, che l’ospedale pediatrico Bambino Gesù ha attivato il servizio di immunoterapia desensibilizzante. Si tratta di una vaccinazione diretta a bambini e ragazzi a cui è stata diagnosticata un’allergia grave al veleno di insetti come le vespe. Questi insetti, infatti, ogni anno causano tra i 5 e i 20 decessi.

Come funziona il vaccino

Il vaccino avviene tramite l’inoculazione sottocutanea di dosi crescenti del veleno: in questo modo, secondo gli esperti del Bambino Gesù, nell’arco di 12 mesi i bambini non rischieranno più reazioni gravi in caso di puntura. In questo modo l’organismo si abitua progressivamente al veleno, fino a raggiungere una soglia di tolleranza. La vaccinazione è sicura e viene effettuata dagli allergologi, affiancati da un rianimatore pronto a intervenire in caso di eventuali complicanze.

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Il vaccino è già efficace dopo 12 mesi

Il vaccino, come spiega Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù, a Ladige.it, va proseguito per 5 anni e l’effetto si mantiene solitamente per molti anni dopo la sospensione della cura. Il trattamento, comunque, è pienamente efficace già dal dodicesimo mese. In questo modo, chi è allergico al veleno di api e vespe, potrà essere protetto da sintomi più fastidiosi del normale bruciore o dolore, scongiurando il rischio di shock anafilattico.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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