Quanto caldo può sopportare l'essere umano? Ecco la temperatura massima

É possibile morire di caldo? Assolutamente sì, ecco perchè e fino a che temperature si può resistere...

Foto ANSA/LUCA ZENNARO
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Lo studio condotto da un'università britannica fa luce sulla temperatura massima che l'essere umano può sopportare prima di avere seri problemi di salute

Questo caldo è insopportabile“, chiunque si trovi in Italia in questi giorni avrà pronunciato almeno una volta tale frase: le temperature torride di luglio stanno mettendo a dura prova la resistenza delle persone, continuamente alle prese con le conseguenze del surriscaldamento globale. Ma fino a quando veramente il corpo umano può resistere, o meglio qual è la temperatura massima a cui possiamo arrivare prima del collasso cardiaco? Ecco la risposta emersa da uno studio condotto dal team di ricercatori della University of Roehampton (Gran Bretagna).

Lo studio

Il team di scienziati inglesi, coordinati dal Professor Lewis Halsley, sta conducendo una serie di esperimenti ad hoc (ovviamente non con persone viventi) per stabilire fino a che punto l'uomo può vivere in un clima “bollente". I ricercatori si stanno concentrando sul tasso metabolico basale, una misura dell'energia consumata dall'organismo per continuare a funzionare correttamente; tale valore aumenta sensibilmente in condizioni di caldo umido… e lo sbalzo di questo fattore sembra avere un limite massimo prima di portare alla morte.

La temperatura massima

La crescita esponenziale del tasso metabolico basale (addirittura fino al 78%) dovuta al caldo estremo provoca l'aumento della frequenza cardiaca, della ventilazione al minuto e della sudorazione ma anche la vasodilatazione e una riduzione della pressione. Nei casi più estremi si può arrivare addirittura all'infarto e all'ictus così come allo shock pressorio, ovvero il collasso di tutti gli organi (anche nei soggetti sani). Se il corpo umano non riuscisse a mantenere stabile la temperatura interna di circa 37°C e si andasse oltre i 42°C i parametri vitali crollerebbero… e questo avverrebbe di fronte ad un'esposizione prolungata, ma non troppo, tra i 45 e i 50°C.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.