Questo spray miracoloso potrebbe in grado di cancellare la demenza: ecco come funziona

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Vaccino contro l'Alzheimer: bufala o verità?

Recenti studi hanno permesso di scoprire un nuovo vaccino capace di sconfiggere il morbo di Alzheimer. I test sugli esseri umani sono appena iniziati negli Stati Uniti d'America e vedono come partecipanti al triage clinico soggetti di età compresa tra i 60 e gli 85 anni di età, in tutto 16 individui. Se il “vaccino nasale contro l'Alzheimer" attualmente oggetto della sperimentazione a Boston, riuscisse a ottenere l'approvazione da parte delle istituzioni questa sarebbe una grande svolta in ambito medico. Per completare la sperimentazione sugli esseri umani è necessaria la somministrazione di due dosi a distanza di una settimana. Da leggere anche Sileri: “Da valutare lockdown non vaccinati in zona arancione"

Si può sconfiggere il morbo di Alzheimer con un vaccino?

Protollin è il nome della sostanza presente all'interno del vaccino attualmente testato a Boston, progettata per attivare i globuli bianchi presenti nei linfonodi del collo e innescare un processo di rimozione delle placche beta di amiloide direttamente nel cervello. La sostanza Protollin è stata già impiegata in passato in ambito medico per combattere altre malattie, ma la speranza che possa sconfiggere anche l'Alzheimer ha creato grande stupore in tutto il mondo.

Potrebbe essere il primo passo decisivo per sconfiggere le malattie neurodegenerative

Se il Protollin riuscisse a stimolare il sistema immunitario saremmo davanti a una delle più importanti scoperte dell'era moderna. a sperimentazione del vaccino nasale contro il morbo di Alzheimer prosegue e potrebbe essere il primo passo verso la scoperta di una cura contro numerose malattie neurodegenerative. Secondo alcuni ricercatori si potrebbe impiegare questo vaccino per prevenire il decorso clinico degenerativo nei pazienti che presentano i primi sintomi di Alzheimer. I sedici partecipanti al triage clinico sono i primi esseri umani a ricevere questa tipologia di vaccino nonostante la ricerca lo studi da circa vent'anni. CONTINUA A LEGGERE…

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