Ecco l’allerta alimentare diramata dal Ministero della Salute con il quale è stato ritirato un lotto di patatine fritte di una nota marca
Sono poche le persone che sanno davvero rinunciare ad un bel piatto di patatine fritte, anche se non si tratta di un alimento sano e dietetico. Il vero problema di questa pietanza è proprio il metodo di cottura. Infatti proprio durante la frittura il cibo tende ad assorbire olio che ne fa aumentare il contenuto calorico. Quando addirittura l’olio è di qualità scadente o supera il cosiddetto punto di fumo, vengono sprigionate sostanze tossiche nocive per la salute dei consumatori. Proprio alle patatine fritte di una nota marca è stato riservato un provvedimento del Ministero della Salute, che ha provveduto a ritirarle per alcune irregolarità nella produzione.
Il prodotto richiamato dalle autorità sanitarie
Si tratta di un provvedimento emesso il 12 febbraio scorso e riguarda le Patatine Fritte Surgelate del marchio Happy Dì vendute a marchio Selex Gruppo Commerciale spa, con sede in via C. Colombo, 52 a Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano. Il provvedimento di richiamo riguarda un lotto di patatine, il numero AB23343, prodotto da Pizzoli Spa nello stabilimento sito a Zenzalino Nord, 1 a Budrio in provincia di Bologna. Si tratta di un prodotto che si trova in commercio in confezioni da 1 kg, da consumarsi preferibilmente entro dicembre del 2025.
L’altro prodotto ritirato
Un altro provvedimento emesso dal Ministero della Salute, ha riguardano un lotto di un altro prodotto surgelato prodotto sempre dalla Pizzoli Spa. Si tratta della patatine fritte surgelate “Buone e croccanti”, con lo stesso numero di lotto del prodotto precedente e con la stessa data di scadenza. Secondo quanto si apprende dalla stessa nota ufficiale del Ministero della Salute, il prodotto sarebbe stato richiamato per la “sospetta presenza di residui di insetti”.
Cosa fare
Il Ministero della Salute, nella nota di richiamo, ha specificato che questo prodotto non va assolutamente consumato. Chiunque lo avesse acquistato dovrà riportarlo presso il punto vendita dove è stato acquistato. La contaminazione con residui di insetti potrebbe essere avvenuta durante il processo di lavorazione o al momento del confezionamento.
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