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Martedì 12 Marzo
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Riapertura scuole in forte dubbio: le novità dalla zona rossa agli orari

Zona rossa e riapertura scuole, ecco come si potrebbe completare l'anno scolastico: gli scenari possibili

Riapertura scuole in forte dubbio: le novità dalla zona rossa agli orari
Coronavirus, riapertura scuole, le ultime novità - Foto Pixabay

L’anno scolastico 2020/2021 si completerà in DAD? Ecco gli scenari possibili

Purtroppo i dati appena raccolti potrebbero ritardare la ripresa delle lezioni in presenza, almeno per quanto riguarda le classi degli istituti superiori. Le ipotesi di riapertura dei plessi scolastici di secondo grado in tutta Italia, seppur con il 50% della capienza delle aule, è un rischio troppo alto per la salute dei cittadini. Il virus Sars CoV2 è ancora molto diffuso in Italia e pertanto non è il momento di abbassare la guardia. La trasmissione del nuovo ceppo Covid-19, mutato nei mesi scorsi in Inghilterra ed entrato nel nostro paese poche settimane fa, è un imprevisto che non può essere sottovalutato. DA NON PERDERE ANCHE Coronavirus, convocato d’urgenza il Comitato Tecnico Scientifico: ecco i motivi

Riapertura delle scuole: il pensiero da parte delle istituzioni pubbliche

La contagiosità di questa variante Covid-19 sembrerebbe molto più potente e attiva principalmente tra i più giovani. L’opinione pubblica si trova al momento divisa in due fazioni, da una parte c’è la voglia di ridare il pieno diritto all’istruzione a tutti i giovani italiani che devono completare gli studi. Dall’altra parte i dati registrati nell’ultimo mese confermano che il virus è ancora molto diffuso e riaprire le scuole adesso potrebbe causare un incremento del numero dei contagi.

Didattica in presenza: quali sono le problematiche

Secondo alcune indiscrezioni, si potrebbe ritardare la riapertura delle aule di due settimane, al fine di comprendere se il comportamento assunto durante le festività abbia permesso al virus di diffondersi in modo incontrollato. Lo svolgimento delle lezioni in presenza non sarebbe di per sé un rischio molto alto. Se all’interno degli istituti scolastici resteranno in vigore tutte le norme sul distanziamento sociale, si potrebbe ipotizzare la ripresa delle attività, ma i problemi reali che minano la didattica in presenza sono tanti. Primo fra tutti il tema trasporto pubblico non adeguato. Un problema che negli scorsi mesi è stato oggetti di furiose critiche tra gli esperti ed è stato additato come una delle cause dell’esplosione della seconda ondata.

Il nodo legato ai trasporti

Per garantire il distanziamento sociale degli studenti che si recano a scuola è necessario assicurare un numero elevato di mezzi di trasporto pubblico. Se i prefetti non riusciranno a riorganizzare il parco macchine nei tempi previsti, tutti i sacrifici fatti durante l’anno 2020 potrebbero risultare vani. Secondo l’Ordine dei Medici, si potrebbe ipotizzare la ripresa delle lezioni in presenza esclusivamente se sarà disposto un nuovo lockdown, molto simile a quello imposto durante la primavera.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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