Ricovero in ospedale dopo intossicazione, rischio danni neurologici: ecco dove è successo

Ricovero in ospedale a causa di un'intossicazione, ecco cosa è successo

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Ricovero in ospedale dopo intossicazione, rischio danni neurologici

Nelle ultime ore si è verificata una brutta vicenda al sud Italia, in Sicilia. Dopo una raccolta di funghi spontanea è stato necessario il ricovero al pronto soccorso. Si tratta di intossicazione da Chlorophyllum molybdites. La Chlorophyllum molybdites causa intossicazioni gastrointestinali con complicanze neurologiche, che rendono necessario il ricorso immediato al Pronto Soccorso, come riporta l'Ansa. Questa intossicazione viene definita Sindrome Morgana. Leggi anche: Perché facciamo scatti nel sonno? Ecco fin quando non dobbiamo preoccuparci

Ecco dove è successo

Il caso di  Chlorophyllum molybdites è stato riscontrato a Catania e provincia per la raccolta e il consumo di funghi freschi spontanei. La segnalazione è stata effettuata dall'Aso. Nella zona etnea è stato accertato infatti il primo caso di intossicazione da Chlorophyllum molybdites, che è stato trattato al pronto soccorso dell'ospedale di Acireale. Questa specie di funghi è presente in America, Africa e nelle regioni temperate e sub-tropicali di tutto il mondo. Da qualche anno si trova anche in Sicilia. I CONSIGLI PIÚ IMPORTANTI PER EVITARE E PREVENIRE IL RAFFREDDORE

Interessate 13 persone lo scorso anno

L'anno scorso sono stati sei i casi di intossicazione da Chlorophyllum molybdites, che hanno interessato 13 persone.
Si può confondere facilmente questa specie con la Macrolepiota procera, la Mazza di tamburo, che è nota in Sicilia come cappiddini. La Mazza di tamburo è invece una specie commestibile e consumata da molte persone. Elena Alonzo, direttrice del Servizio igiene alimenti e nutrizione (Sian), invita ad un consumo attento e responsabile di funghi freschi spontanei. IL CIBO INSOSPETTABILE CHE AIUTA A COMBATTERE ANSIE E DEPRESSIONE

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I sintomi da intossicazione

I sintomi da questa intossicazione si hanno dopo 30 minuti fino a 4 ore. Si hanno nausea, vomito, diarrea, cianosi labiale. Dopo 24 ore dall’inizio della reidratazione per via endovenosa, il recupero è totale, anche senza l'ausilio di una terapia specifica. La cianosi è stata osservata spesso in Australia.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.