
Il presidente della Repubblica si è sottoposto all’impianto del pacemaker: ecco per quale motivo
Nella serata di martedì il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella si è ricoverato per sottoporsi ad un intervento di routine che eseguito nella mattinata di oggi presso l’ospedale Santo Spirito di Roma, finalizzato all’impianto di un pacemaker. Secondo le prime indiscrezioni raccolte, l’intervento è andato secondo le previsioni, adesso il Capo dello Stato dovrà osservare almeno una settimana di riposo in attesa che le ferite causate dall’intervento possano cicatrizzare in maniera ottimale.
I tempi di recupero
In totale Mattarella rimarrà ricoverato per 48 ore poi potrà trascorrere a casa le festività di Pasqua. La ripresa dopo questa tipologia di intervento è sempre piuttosto veloce così come la qualità della vita verrà decisamente migliorata. Il pacemaker viene impiantato solitamente al fine di correggere eventuali aritmie cardiache e regolarizzare il battito. Lo spessore di questo congegno che salva la vita a tante persone, è simile a quello di una piccola moneta. La finalità di questo dispositivo è quello di generare impulsi ad elettrodi collegati al cuore.
Come funziona il dispositivo
Stabilizzare il battito è fondamentale soprattutto in quei soggetti in cui il cuore ha un battito piuttosto lento (bradicardia). In caso di anomalie, il pacemaker è in grado di rilevarne la portata inviando impulsi elettrici per stimolare il muscolo cardiaco. In genere viene inserito sottopelle, solitamente vicino alla clavicola. Grazie ai progressi della tecnologia, questi dispositivo sono ormai diventati programmabili e possono interagire all’esterno trasmettendo dati dati preziosi. E’ possibile anche controllarli efficacemente da remoto. Anche la durata della batteria è aumentata e attualmente può arrivare a durare anche 7-10 anni. Una volta trascorso questo tempo, la batteria va sostituita con un piccolo intervento chirurgico.
L’intervento
L’impianto di un pacemaker viene considerato oggi un intervento di routine eseguibile in anestesia locale e dura circa un’ora. Basta una piccola incisione per impiantarlo e la ripresa dopo l’intervento è molto rapida. Una volta impiantato il dispositivo, il paziente deve sottoporsi a controlli regolari per verificarne il regolare funzionamento. Nei soggetti più anziani la cicatrizzazione dopo l’intervento è un po’ più lenta e l’impianto del dispositivo richiedere un monitoraggio più attento e frequente al fine di prevenire ogni tipo di complicanza.
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