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Rischiate di ammalarvi di Alzheimer? Un esame del sangue potrebbe anticiparvelo

I ricercatori stanno lavorando per individuare un modo di diagnosticare in anticipo l'Alzheimer. Ecco i risultati della ricerca

Rischiate di ammalarvi di Alzheimer? Un esame del sangue potrebbe anticiparvelo
Rischiate di ammalarvi di Alzheimer? Un esame del sangue potrebbe anticiparvelo. Fonte foto: parmapress24.it

Alzheimer, diagnosticarlo in anticipo rappresenterebbe la svolta

Tra le malattie più temute da chi inizia a non essere più giovanissimo è certamente l’Alzheimer. Secondo quanto si legge su “Focus.it“, la degradazione delle cellule nervose inizia già molti anni prima della comparsa dei classici sintomi tipici della malattia. Individuare le prove di questo progressivo declino rappresenta uno degli obiettivi più importanti per chi da anni studia questa forma di demenza. Le attuali cure, però, stanno riscontrando risultati piuttosto deludenti e questo soprattutto perché le terapie iniziano in ritardo.

La scoperta che può rappresentare la svolta

Secondo quanto è possibile leggere su “Focus.it“, un gruppo internazionale di scienziati ha scoperto che una proteina rintracciabile nel sangue può essere utilizzata per tenere sotto controllo la progressione della morte neurale molti anni prima che si palesino i classici sintomi della malattia, come la perdita della memoria. I risultati dello studio in questione sono stati pubblicati su “Nature Medicine“.

La cautela è d’obbligo

La diagnosi precoce di determinate malattie come ad esempio l’Alzheimer e vari tipi di tumori per mezzo di un esame del sangue – secondo quanto si legge su “Focus.it” – rappresenta uno dei mezzi più battuti dalla ricerca medica. Nella maggior parte dei casi, però, si è ben lontani dal poter predire con certezza l’insorgere di una malattia. Per quanto concerne la lotta all’Alzheimer, la ricerca si è concentrata su una proteina che si chiama “catena leggera del neurofilamento” che viene liberata nel sangue dalla morte dei neuroni.

La ricerca nel dettaglio per individuare in anticipo l’Alzheimer

Secondo quanto si legge su “Focus.it“, gli scienziati dell’Ospedale Universitario di Tubinga in Germania, quelli della Scuola di Medicina dell’Università di Washington a St. Louis e altri enti hanno deciso di analizzare il sangue di 405 pazienti che sono stati coinvolti in uno studio internazionale ribattezzato “Dominantly Inherited Alzheimer Network”. Questo studio include al suo interno famiglie che presentavano casi di forma giovanile di Alzheimier, più semplicemente prevedibili.

Alzheimer diagnosticabile in anticipo?

Monitorando i livelli del neurofilamento anno per anno – secondo quanto si legge su “Focus.it” – i ricercatori sono riusciti a individuare, con ben 16 anni di anticipo rispetto ai primi sintomi della malattia, cambiamenti del livello della proteina che rappresentano il segnale della degradazione dei neuroni. Da ulteriori controlli del neurofilamento, poi, i ricercatori sono riusciti ad anticipare la perdita di massa cerebrale che sarebbe comparsa nelle immagini del cervello due anni più tardi. Va sottolineato, inoltre, come a risultare predittiva non sia tanto la concentrazione della proteina, quanto la sua crescita nel tempo. Di certo, come sottolineano i ricercatori, non si è ancora arrivati al punto da dire al paziente “tra 5 anni svilupperai la malattia”, ma si sta lavorando in tal senso.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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