
Ritirata carne di pollo a causa della salmonella, ecco dove e i lotti coinvolti
Alcuni prodotti alimentari importati in Italia hanno presentato delle irregolarità e sono stati ritirati dai supermercati. Tra questi c’è della carne di pollo contaminata da Salmonella, come riporta ricettasprint.it. La segnalazione è arrivata direttamente dal Rasff. Si tratta del Sistema Rapido di Allerta Europeo per la Sicurezza di Alimenti e Mangimi. La segnalazione dell’ente è stata inoltrata in merito a diversi prodotti alimentari contaminati, con casi anche di Salmonella. Le riguardano nello specifico dei filetti di pollo e delle carni bovine. Vediamo di seguito di cosa si tratta
La carne segnalata
Tutti questi alimenti sono stati fermati all’ingresso delle nostre frontiere. Non dovrebbero perciò trovarsi sugli scaffali dei supermercati dove vengono comunemente venduti. Queste le segnalazioni: Dall’Ungheria è stata riscontrata salmonella enterica (ser. Infantis) in filetti di pollo, salati, congelati e con aggiunta di acqua. Carni bovine italiane, refrigerate, provenienti da animali che non hanno subito i periodi di sospensione sufficienti per i medicinali veterinari. E’ stato trovato norovirus (GII) in ostriche vive dalla Francia. Segnalata la presenza di tossina di Shiga, prodotta dal gruppo Escherichia coli, in lombate di agnello congelate dalla Nuova Zelanda.
Altre segnalazioni
Dalla Polonia è stata riscontrata Salmonella enterica (ser. Enteritidis) in cosce di pollo refrigerate e in ali di pollo refrigerate, dalla Polonia. Presenza non autorizzata del colorante E 110 – Giallo tramonto FCF in snack, refrigerato, di mais al formaggio dalle Filippine. Invece dall’Italia verso l’estero, la Svezia non ha fatto entrare vasetti di vetro contenenti capperi (Nome del prodotto: Zeta Kapris Små; Marca: Di Luca & Di Luca; Confezione: vasetto di vetro da 100 g; Numero di lotto: LE 007; Termine minimo di conservazione: 2023-01-31; EAN 73517634). Il motivo è da ricercare nella riscontrata presenza di frammenti di vetro mischiati insieme all’alimento.
Prodotti da non consumare
Ovviamente questi prodotti non vanno assolutamente consumati. In questo caso sono stati bloccati alla frontiera, ma qualora venissero distribuiti e devono essere riportati al punto vendita dove è avvenuto l’acquisto. Ci sarà un rimborso oppure la sostituzione con un eventuale altro prodotto. Le intossicazioni alimentari da Salmonella possono sorgere tra le 6 e le 72 ore successive al consumo di un prodotto contaminato.
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