
Ecco alcuni consigli utili per prevenire le malattie che in genere colpiscono le donne: l’intervista alla dottoressa Orthmann
Sono in tutto 335 gli ospedali italiani impegnati nella promozione della medicina di genere come si legge sul sito Sanmarinortv. L‘Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere (ONDA) ha conferito dei premi riservati agli ospedali italiani impegnati nella promozione della medicina di genere e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie femminili. L’Ospedale di San Marino ha ricevuto due bollini rosa.
L’intervista alla dottoressa Nicoletta Orthmann
Benedetta de Mattei ha intervistato la dott.ssa Nicoletta Orthmann – Coordinatore medico-scientifico Fondazione Onda – sulle malattie che colpiscono in modo particolare le donne. “Le malattie cardiovascolari – ha esordito la dottoressa Orthmann nell’intervista – sono la prima causa di morte nelle donne, in età fertile protette dagli estrogeni ma con la menopausa, e la caduta del cosiddetto “scudo estrogeno” le rende molto più esposte al rischio di svilupparle”.
L’infarto, un killer subdolo e silenzioso
I sintomi dell’infarto, ha ricordato la dottoressa, sono molto difficili da riconoscere perchè spesso sono assenti o si manifestano in sedi atipiche come la mandibola o dietro lo sterno. “La sedentarietà, l’alterazione del profilo lipidico, il diabete o il fumo – ha proseguito la dottoressa Orthmann – in realtà hanno nella donna un impatto negativo di gran lunga superiore rispetto agli uomini”. Da non sottovalutare anche le patologie legate alla gravidanza come diabete o ipertensione ma anche il tumore alla mammella è molto diffuso, insieme al cancro al colon-retto, al polmone, alla tiroide e all’utero. È quanto riportato nell’intervista effettuata da Benedetta De Mattei per Sanmarinortv.
I rischi legati alle malattie mentali
“Anche le malattie mentali – ha spiegato la dottoressa – hanno un impatto importante e una delle problematiche più diffuse è la depressione poichè le donne ne sono colpite in misura doppia rispetto agli uomini”. Soprattutto la depressione post-partum rende particolarmente vulnerabile la donna dal punto di vista psicologico. Ma allora cosa fare per prevenire queste patologie che mettono a rischio la vita delle donne ?
La prevenzione
Innanzitutto occorre effettuare già in età giovane i controlli ginecologici di routine come la visita e l’ecografia transvaginale. Dai 25 anni in su andrebbe eseguito il Pap test ogni due anni, un esame di screening che permette di individuare precocemente tumori del collo dell’utero o alterazioni che con il passare degli anni potrebbero diventare tali. Le donne devono imparare in età precoce ad autopalparsi il seno, sottoponendosi anche ad una visita senologica tra i 25 e 30 anni e ad una ecografia mammaria a partire dai 30 anni. Dopo i 40 anni è sempre opportuno eseguire una mammografia ogni 2 anni mentre dopo i 50 anni la mammografia deve essere effettuata con cadenza annuale proprio perchè il tumore della mammella ha la sua massima incidenza nella fascia di età tra i 50 e 69 anni.
Le visite di routine da effettuare e il comportamento a tavola
Tra le visite di routine da effettuare frequentemente vi sono anche quella dermatologica con controllo dei nei e i normali esami del sangue per controllare glicemia, colesterolo e trigliceridi. La Moc invece è utile per valutare i rischi legati all’osteoporosi legati anche alla perdita della protezione estrogenica. Mentre per le donne fumatrici è sempre utile effettuare un controllo pneumologico e rx al torace.
La prevenzione si fa anche a tavola. Tenere sotto controllo il peso e seguire una dieta sana come la dieta mediterranea ci aiuta a ridurre i rischi. Una regolare attività fisica quotidiana, dormire bene e una vita sociale attiva aiutano il benessere psicofisico della donna e allontano i rischi di ammalarsi di patologie che possono colpire il fisico e la mente.
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