Ecco quali sono i campanelli d’allarme dello scompenso cardiaco, disturbo pericolosissimo soprattutto per le persone in età avanzata
Lo scompenso cardiaco è un rischio concreto per le persone di età avanzata, un disturbo che si manifesta attraverso sintomi ben precisi i quali purtroppo spesso vengono sottovalutati. Si tratta dell’incapacità del cuore di assolvere alla normale funzione contrattile di pompa e di garantire il corretto apporto di sangue a tutti gli organi, una condizione pericolosissima che può addirittura portare alla morte del soggetto. Ma quali sono i campanelli d’allarme che ci avvertono dello scompenso cardiaco in corso? Ecco un sintomo da tener d’occhio, presentato dal Dottor Alberto Palazzuoli e presentato sul European Heart Journal – Cardio Imaging.
Il sintomo
Il cardiologo senese ha spiegato che tale sintomo, spesso sottovalutato, è la congestione: si tratta dell’accumulo di liquidi e sodio nei tessuti, che può palesarsi sia a livello polmonare che a livello sistemico. È stato infatti dimostrato che circa il 30% dei pazienti affetti da questa patologia venga ospedalizzato entro un anno dalla prima diagnosi a causa di questa condizione. Molto spesso anche i pazienti ricoverati vengono dimessi con uno stato di congestione latente ancora non perfettamente risolta. Altri sintomi sono poi dispnea (mancanza di fiato) da sforzo e talora anche a riposo, dispnea in posizione supina, tosse, astenia, edema degli arti inferiori, addome gonfio o dolente, perdita di appetito, confusione e addirittura deterioramento della memoria. Inizialmente lo scompenso cardiaco può manifestarsi in maniera asintomatica per poi “farsi sentire” gradualmente attraverso i sintomi elencati, a quel punto bisogna assolutamente recarsi al Pronto Soccorso per evitare danni gravi all’organismo.
I soggetti più a rischio
A rischiare maggiormente lo scompenso cardiaco sono innanzitutto le persone anziane, dunque non si tratta di un problema giovanile a meno che il soggetto in questione non abbia una particolare storia cardiaca. Chi ha avuto un infarto, miocardico o valvolare, o soffre di ipertensione, diabete mollito, insufficienza renale cronica ed eccesso di alcol ha più possibilità di avvicinarsi allo scompenso cardiaco.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.