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Scoperta una molecola che aumenterebbe di 5 anni la fertilità femminile

L'esito di questo studio pubblicato su prestigiose riviste scientifiche avrebbe evidenziato risultati molto promettenti nei soggetti partecipanti al trial

Scoperta una molecola che aumenterebbe di 5 anni la fertilità femminile
Gravidanza e caffeina, i risultati di una ricerca (foto: pixabay)

Si tratta della rampamicina, un farmaco già utilizzato contro il rigetto nei trapiantati

I quasi tutti i paesi occidentali, l’età in cui si fanno i figli sta salendo vertiginosamente per tutta una serie di questioni biologiche ma anche sociologiche. La scienza ha elaborato strategie sempre più efficaci per aumentare le chance di concepimento anche per le coppie mature. E’ di recente pubblicazione la recente ricerca della Columbia University che coinvolge un farmaco, la rampamicina, una molecola che viene utilizzato per le proprietà anti-rigetto nei trapiantati, che sembrerebbe allungare in media di cinque anni l’età fertile femminile.

Cosa si è scoperto

L’esito di questo studio pubblicato su prestigiose riviste scientifiche avrebbe evidenziato risultati molto promettenti nei soggetti partecipanti al trial. In precedenza, anche i test sui topi, avrebbero dimostrato di poter allungare la vita media degli animali, e di ritardare l’insorgenza della menopausa. Il beneficio, secondo la tesi degli scienziati, nascerebbe proprio dalla capacità di questa molecola di ridurre il numero di follicoli primordiali che vengono attivati ad ogni ciclo mestruale.

Le prospettive

Tenuto conto della limitatezza del numero di follicoli presenti nell’organismo femminile, questa moleocola aiuterebbe a preservarne la quantità aumentando mensilmente la riserva ovarica, ritardando così l’insorgenza della menopausa. Di conseguenza, gli anni di fertilità sarebbero così aumentati. Il fatto che questo studio abbia avuto esiti confortanti sui topi, non garantisce che questa situazione possa riconfigurarsi anche per gli esseri umani. Per questo motivo i ricercatori americani hanno reclutato 50 donne over 35 per uno studio pilota, basato sull’assunzione giornaliera di una dose giornaliera di rampamicina (o di un placebo).

La molecola avrebbe effetti benefici sulla salute

Secondo i primi risultati evidenziati dagli ultimi studi lascerebbero presupporre che la rampamicina possa ridurre circa del 20% l’invecchiamento delle ovaie, aumentando addirittura la fertilità di 5 anni. La somministrazione di questo farmaco avrebbe una certa efficacia anche sulla salute delle donne, con conseguenze benefiche per la memoria, l’energia fisica e l’aspetto di pelle e capelli. Adesso gli scienziati puntano a reclutare un numero superiore di volontarie per rendere ancora più attendibili i risultati ottenuti nello studio pilota.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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