Scoperto il meccanismo che attiva il grasso brucia-calorie: le grandi prospettive future per gli obesi

La ricerca è stata effettuata su due gruppi di roditori i quali sono stati nutriti per un lungo periodo con pasti ricchi di grassi

Obesità (Foto Pixabay)
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Una ricerca effettuata da scienziati tedeschi ha svelato uno dei meccanismi biologici per smaltire il grasso in eccesso: i dettagli

Una delle conseguenze negative dell'obesità è il tessuto adiposo che si accumula sul corpo. Il grasso bianco è quello più comune, in cui vengono immagazzinate le calorie in eccesso, mentre quello bruno è noto per il suo effetto protettivo sull'organismo perchè brucia. Se si attiva il grasso bruno il primo effetto è quello di smaltire i chili in eccesso senza fare grande fatica.

I risultati di una recente ricerca

Proprio su questo elemento si è concentrata l'attenzione dei ricercatori dell’Università di Bonn e dell’Università della Danimarca Meridionale, che hanno pubblicato la propria ricerca sulla prestigiosa rivista scientifica, Nature Metabolism. Secondo i ricercatori esisterebbe un “interruttore molecolare”, capace di riattivare il grasso bruno. L'interruttore è una proteina denominata “AC3-AT” che nei topi sembra agire inibendo gli adipociti del tessuto adiposo bruno.

Come è stato condotto lo studio

La ricerca è stata effettuata su due gruppi di roditori i quali sono stati nutriti per un lungo periodo (circa quattro mesi) con pasti ricchi di grassi. Il primo gruppo è stato formato da topi normali, mentre nel secondo gruppo sono stati inseriti dei topi ingegnerizzati per impedire nel loro organismo la produzione di proteina AC3-AT. Si è scoperto che proprio questo secondo gruppo era quello che meno di tutti avevano accumulato peso nonostante la dieta ricca di grassi, presentando migliori parametri metabolici rispetto agli altri. Gli scienziati hanno concluso che bloccare l’azione di AC3-At possa rappresentare una promettente strategia promettente per attivare il grasso bruno e smaltirlo rapidamente, risolvendo il problema dell'obesità.

Le prospettive future

I corpi di questi topi si sono rivelati più idonei a bruciare le calorie, e possono incrementare il loro metabolismo attivando il grasso bruno. Ovviamente si tratta ancora di una ricerca, seppur promettente, ancora ad uno stadio iniziale e quindi serviranno ulteriori conferme. Se davvero l'esito di questo studio venisse confermato in futuro, la scienza potrebbe creare farmaci mirati per inibire la produzione di AC3-AT, bloccandone l’azione, per garantire una rapida perdita di peso a chi soffre di gravi forme di obesità o sovrappeso.


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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.